Una coltellata all’altezza del torace, capace di recidere l’aorta addominale, è stata la causa immediata della morte di Lorenzo Cristea, il ventenne di Loreggia (PD) rimasto ucciso nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2025. È quanto ha stabilito il medico legale Alberto Furlanetto al termine dell’autopsia, condotta con il supporto di esperti nominati dalle parti coinvolte nel procedimento giudiziario.
L’emorragia interna provocata dal colpo è risultata talmente grave da non lasciare scampo al giovane, che è deceduto in pochi istanti. Oltre alla ferita mortale, sul corpo di Cristea sono state individuate altre quattro lesioni da taglio, tra cui una particolarmente profonda che avrebbe potuto essere letale se avesse colpito organi vitali. Le restanti ferite erano più leggere, e una di esse, localizzata su una mano, suggerisce un tentativo di difesa.
I due arrestati restano in carcere, attesi nuovi accertamenti
Il fatto è avvenuto nei pressi del parcheggio della Baita al Lago di Castelfranco Veneto, dove sarebbe scoppiata una violenta rissa culminata nell’omicidio del ragazzo. Per l’episodio sono attualmente detenuti B.R. e T.B., accusati di essere coinvolti direttamente nell’aggressione.
Con l’autopsia conclusa, si attende ora il nulla osta della Procura per procedere con la sepoltura. Il funerale potrebbe svolgersi giovedì 15 maggio presso la chiesa ortodossa di Loreggia, ma la conferma ufficiale è attesa dalla famiglia.
La difesa chiede perizie anche sui sospettati
La Procura ha inoltre disposto ulteriori approfondimenti: il dottor Furlanetto visiterà anche i due arrestati per valutare l’eventuale presenza di segni di colluttazione, come richiesto dalla difesa di Rouaji. Questo esame verrà affidato venerdì, ma il tempo trascorso dai fatti potrebbe compromettere la possibilità di rilevare ecchimosi o traumi visibili.
Nel frattempo, gli avvocati di Bennani hanno presentato richiesta per il sequestro dei telefoni cellulari di sette ragazzi presenti alla rissa, amici della vittima. L’obiettivo è verificare se vi siano stati messaggi o comunicazioni che possano suggerire un’intenzione premeditata o un invito alla violenza da parte del gruppo.