MAESTRINO (PADOVA) – Tutto è cominciato con un’operazione mirata condotta dai carabinieri di Mestrino (Padova) con il supporto del Nucleo Cinofili di Torreglia. Durante un controllo in una zona residenziale, l’attenzione è stata catturata da un garage segnalato dai cani antidroga. Proprio in quel momento, una donna stava lasciando l’area a bordo della sua auto, ed è stata quindi fermata per un controllo approfondito.
All’interno del box, i militari hanno rinvenuto 14 scatoloni contenenti altrettanti sacchi in cellophane termosaldati, per un totale di circa 62 chilogrammi di marijuana. A bordo dell’autovettura sono stati inoltre sequestrati due telefoni cellulari e 300 euro in contanti avvolti in una fascetta.
Perquisita anche l’abitazione del padre: altri 19 chili sequestrati
Dopo l’iniziale scoperta, l’indagine si è estesa anche in provincia di Treviso. I carabinieri di Castelfranco Veneto, su segnalazione dei colleghi padovani, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del padre della donna, nel comune di Resana.
In questa seconda fase dell’operazione, sono stati trovati altri 19 chili circa di marijuana e strumenti idonei al confezionamento, come bilancini di precisione e materiale per il sottovuoto.
Si è così giunti al sequestro complessivo di circa 80 chili di droga, confermando la presenza di un vero e proprio piccolo hub logistico per lo stoccaggio e la preparazione della sostanza.
Padre e figlia arrestati ma l’uomo è stato subito liberato
Al termine delle operazioni, entrambi i soggetti – una donna di 39 anni e il padre di 74 – sono stati arrestati e messi a disposizione delle rispettive autorità giudiziarie, rispettivamente Padova e Treviso. La 39enne è stata condotta presso la Casa Circondariale di Verona Montorio, mentre l’uomo, pur coinvolto nella vicenda, è stato rilasciato in attesa di eventuali sviluppi giudiziari.
Questa mattina, 3 maggio, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto per la donna, al termine della quale il giudice ha deciso per la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza.
Una zona già nota alle forze dell’ordine
Non è la prima volta che il condominio in questione finisce al centro di operazioni antidroga. Già nel settembre 2022, nello stesso stabile erano stati sequestrati 24 chili di marijuana e arrestato un uomo di 45 anni. L’area si conferma così un punto critico nel territorio per lo smercio e l’occultamento di sostanze stupefacenti.
L’intervento dei carabinieri, che si è basato su un’attività investigativa accurata e sul lavoro congiunto tra reparti, ha permesso di smantellare un significativo canale di stoccaggio della marijuana, con una quantità di stupefacente che sul mercato avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro.