OVARO (UD) – Quattro persone sul taccuino degli indagati per la morte di Paolo Straulino, l’operaio di 50 anni deceduto lo scorso 3 maggio dopo essere stato travolto da un pesante carico nella cartiera Reno De Medici di Ovaro. L’incidente è avvenuto durante il turno di notte e l’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Gli indagati includono l’operaio che stava manovrando la pala meccanica da cui è caduto l’imballaggio che ha schiacciato Straulino, e tre altre persone che ricoprono ruoli di responsabilità nella gestione della sicurezza sul lavoro all’interno della fabbrica.
Le indagini e l’autopsia in programma
Le indagini sono state avviate come atto dovuto per tutelare le garanzie difensive degli indagati, dando loro la possibilità di nominare periti in vista dell’autopsia prevista nei prossimi giorni, probabilmente venerdì. L’incidente si è verificato alle 22.30 del 3 maggio, quando Paolo Straulino, durante il suo turno di notte, è sceso dal muletto per sistemare il carico. Il collega che manovrava la pala meccanica non ha visto l’operaio e lo ha investito accidentalmente con la macchina, facendogli cadere addosso una grossa bobina di carta. Nonostante l’intervento dei sanitari del 118, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, per Straulino non c’è stato nulla da fare.
Le circostanze dell’incidente e le responsabilità
Secondo quanto ricostruito, l’incidente è stato determinato dalla manovra di un carico pesante che, durante il movimento, ha causato il tragico schiacciamento dell’operaio. La responsabilità è in capo non solo al collega che stava manovrando la pala meccanica, ma anche ad altri tre soggetti che avevano il compito di garantire la sicurezza sul lavoro all’interno della cartiera. L’azienda dovrà ora rispondere delle circostanze che hanno portato a questa tragedia, mentre l’inchiesta prosegue.