Arricchire i giovani portando loro storie di vita: “oggi lo abbiamo voluto fare con Andrea Pusateri, atleta paralimpico di Monfalcone, testimonianza di come tenacia, spirito di sacrificio e capacità di rialzarsi nonostante i limiti possano far raggiungere qualsiasi risultato. Siamo fieri di ospitare Andrea nella palestra del Pertini, vogliamo che i ragazzi abbiano tutti gli strumenti possibili per affrontare il futuro e le sfide del domani”, le parole del sindaco Cisint in apertura dell’incontro che ha visto il paralimpico Pusateri raccontarsi agli studenti di Pertini e Buonarroti.
L’inizio della storia di Andrea
“Io oggi vinco. Non me ne frega niente”: Andrea inizia così la sua storia. Un incidente che gli è costato la gamba, e gli ha portato via la madre, ad appena tre anni. Poi la passione per il ciclismo.
Andrea e il paraciclismo: una carriera di successi
Nel 2008 corre con la squadra di paraciclismo “Fly cycling team di Verano Brianza”, dal 2014 entra a far parte della Nazionale: a maggio partecipa alla Coppa Europa di Schenkon, in Svizzera, portando a casa il primo posto nella gara su strada, un mese dopo ai Campionati Italiani di Paraciclismo di Olgiate Olona conquista l’oro, aggiudicandosi il Titolo Italiano e ad agosto approda ai Mondiali di Greenville 2014, negli Stati Uniti, classificandosi all’8° posto.
La tenacia di Andrea dopo un grave incidente
Poi arriva il 2015, Andrea cade nel corso di un allenamento, è grave: gli viene indotto un coma farmacologico, le speranze di svegliarsi senza deficit sono poche. Ma Andrea “vende l’anima al diavolo”, nelle sue parole, e dopo 20 giorni è in sella. Partono gli allenamenti la mattina, il pomeriggio, la sera: pochi mesi dopo partecipa all’International Paralympic Valle Olona. È uno degli ‘ultimi arrivati’, non c’è competizione con i curricola dei suoi avversari. Ma a metà gara ecco che “io oggi vinco. Non me ne frega niente”: il pensiero vincente lo porta alla medaglia d’oro.
L’inno alla vita di Andrea Pusateri
“Non fatevi fermare da nulla ragazzi. Ognuno ha i propri demoni, chi più grandi chi più piccoli. Se avete un sogno, inseguitelo. Non fatevi dire da nessuno quello che siete o meno in grado di raggiungere. Amate la vita, prendete la luce in ogni giornata. Potete diventare tutto ciò che desiderate”, l’inno alla vita dell’atleta.
La saggezza e l’esempio di Andrea
“Sembra che Andrea abbia vissuto più di una vita: parla con la saggezza di chi ha vissuto e sta vivendo pienamente ogni istante. Un esempio che ‘si può fare’, con coraggio e dedizione. Siamo felici di partecipare a iniziative come queste, che premiano l’impegno e raccontano ai più giovani di modelli di vita”, rileva Cisint.
L’impegno e la dedizione: la chiave del successo secondo Andrea
“Andrea è l’esempio calzante che l’impegno può far raggiungere qualsiasi risultato: regola d’oro nel mondo dello sport. Non si nasce ‘super atleti’, lo si diventa anche grazie ad una sana visione del mondo e delle proprie potenzialità. Ringraziamo Andrea per la sua importante testimonianza”, conclude l’assessore Banello.