Il partenariato pubblico-privato: una soluzione per il futuro delle infrastrutture
Trieste, 8 mag – Il partenariato pubblico-privato si presenta come un tema fondamentale, soprattutto considerando i vincoli legati ai bilanci delle pubbliche amministrazioni e il progressivo esaurimento delle spinte propulsive legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha sottolineato l’importanza di integrare operazioni complesse come la rigenerazione urbana attraverso una commistione tra capitale pubblico e privato.
PPP: una leva per il futuro del territorio
Durante il convegno "PPP, una leva per il futuro del territorio" a Padova, l’assessore Amirante ha spiegato che il partenariato pubblico-privato rappresenta una soluzione vincente per superare i limiti legati agli aiuti di Stato. Questi limiti si pongono quando si prevede una contribuzione pubblica a favore di interventi esclusivamente privati. Non esiste solo il project financing come strumento per la realizzazione delle opere pubbliche, ma vi sono anche altre forme contrattuali, particolarmente attrattive nei progetti di rigenerazione urbana.
Il ruolo del privato e le nuove formule contrattuali
L’assessore ha evidenziato che il privato, nei progetti di rigenerazione urbana, agisce non solo come costruttore e gestore, ma anche come soggetto di mercato. Questo accade ad esempio nei progetti residenziali che prevedono affitti calmierati, aprendo la strada a formule innovative come i contratti di partenariato. Il confronto con il Veneto e la Provincia autonoma di Trento, insieme alle categorie professionali del settore edilizio e all’Ance, ha permesso di analizzare le opportunità e i limiti delle normative europee e nazionali, così come il margine d’azione delle Regioni a statuto speciale.
Il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia
L’assessore Amirante ha sottolineato che la Regione Friuli Venezia Giulia ha dimostrato la propria capacità di anticipare i processi normativi, con leggi che finanziano infrastrutture sportive suscettibili di interventi da parte di soggetti privati. Questo supera il modello tradizionale basato solo sull’iniziativa pubblica. Si prevedono ulteriori sviluppi e nuovi ambiti di lavoro, in particolare riguardo al tema del social housing.