UDINE- Scritto dal drammaturgo, attore e regista Giorgio Amodeo – protagonista in scena con Cinzia Borsatti alla voce, sulle note al pianoforte del maestro Manuel Figelj e le proiezioni video di Claudia Foscolini – approda venerdì 2 settembre a Udine, in Corte di Palazzo Morpurgo, alle 21.00, lo spettacolo “Medea, un amore impossibile”, che celebra l’incontro di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas nella Laguna di Grado. Un nuovo appuntamento della rassegna firmata da Collettivo Terzo Teatro di Gorizia “Pasolini100”, che fino alla fine dell’anno continua ad offrire un ampio spaccato dell’attività artistica dell’intellettuale friulano, toccando numerose località della Regione.
La fine degli anni sessanta è in Italia un periodo di apparente spensieratezza e di benessere economico in cui l’opinione pubblica più che alle vicende politiche e sociali sembra interessarsi a conoscere la parte sentimentale e scandalistica delle coppie famose. Una di queste coppie fu quella composta da due personaggi notissimi all’epoca e alquanto chiacchierati per le loro particolari vicissitudini personali: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, cioè l’intellettuale più scomodo e provocatorio del tempo e la cantante lirica più acclamata del mondo.
L’occasione del loro incontro fu il film che Pasolini girò nella laguna di Grado “Medea”, dove volle come indiscussa protagonista proprio la “Divina”. L’anno era quello dello sbarco del primo uomo sulla luna: il 1969. Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, si vuole ricordare un piccolo episodio della sua vita che però è rimasto ben presente nella memoria di quegli anni. Una breve parentesi affettiva che però conserva tutta la grazia e la tenerezza dell’amore adolescenziale che non si potrà mai scordare. Oltre ad essere rimasta indelebile nei ricordi della gente comune, e particolarmente sbandierata dalla stampa dell’epoca a cui piaceva cavalcare le vicende di questa apparentemente impossibile favola romantica.
Lo spettacolo – che rientra tra gli appuntamenti di UdineEstate 2022 – sarà arricchito da alcune note canzoni di Mina eseguite dal vivo da Cinzia Borsatti, accompagnata al pianoforte dal maestro Manuel Figelj, e dalla proiezione contemporanea di molti scatti fotografici d’epoca che non mancarono di fermare nel tempo quanto accaduto.
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