PATRIZIA BIGARELLA – Nata a Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, Patrizia Bigarella ha conseguito la maturità artistica prima di trasferirsi a Trieste, dove ha approfondito la sua formazione artistica frequentando la Scuola Libera di Figura diretta da Nino Perizi presso il Museo Revoltella. Qui ha preso parte a numerosi stage e collettive, continuando poi i suoi studi presso la Libera Accademia di Belle Arti – Scuola del Vedere sotto la guida di artisti come C.M. Feruglio, R. Busdon, F. de Denaro e A. Sofianopulo. Ha inoltre seguito i laboratori di acquaforte di C. Sbisà con l’insegnamento di F. Vecchiet.
Un percorso professionale tra arte e scienza
Laureata all’Università degli Studi di Trieste, dal 1989 al 2020 ha lavorato come disegnatrice e illustratrice presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia con specializzazione oftalmica della stessa università. In questo ambito ha curato illustrazioni scientifiche, progetti grafici e videoediting per eventi e congressi nazionali e internazionali, contribuendo alla pubblicazione di testi e articoli di anatomia e chirurgia su riviste specializzate.
Un’artista poliedrica con un’ampia esperienza espositiva
Bigarella ha esposto le sue opere di pittura, scultura, grafica e libri d’artista in numerose mostre personali e collettive sia in Italia sia all’estero, ricevendo premi e riconoscimenti. Ha partecipato a importanti simposi artistici in paesi come Austria, Croazia, Francia, Galles, Germania, Slovenia e Cina. Negli ultimi anni è stata docente del “Laboratorio colore” presso l’Onlus Progettoriabilitazione di Trieste, dedicato a ragazzi con disturbi dello spettro autistico.
La rassegna alla Biblioteca Statale Stelio Crise
Nell’ambito di questa rassegna, presso la Biblioteca Statale Stelio Crise, Bigarella presenta una selezione di decine di suoi libri d’artista realizzati dal 2013 a oggi. L’esposizione è articolata in bacheche dedicate, opere appese alle pareti e un video illustrativo che accompagna il visitatore.
Il libro d’artista come oggetto ribelle e mezzo espressivo
Come sottolinea Franco Rosso nella presentazione, il libro d’artista è «un oggetto ribelle che coniuga più codici linguistici, assume sembianze teatrali, coagula forme, approcci e significati». In questa rassegna, Patrizia Bigarella concentra la sua espressività creativa su questa forma, elaborando con rigore pensiero, tecnica e scelta dei materiali.
Metafore, simbolismi e denuncia sociale
I suoi libri d’artista rappresentano oggetti unici che fondono la passione per la lettura con l’immagine e la letteratura, raccontando storie della contemporaneità e denunciando le scelte distruttive dell’uomo verso altri uomini, animali e natura. Attraverso metafore, simbolismi e codici visivi, la Bigarella – che usa lo pseudonimo Paolina Hirschmann per queste narrazioni – racconta storie di uomini utilizzando animali come figure metaforiche.
Teatro concettuale e critica sociale
Con un approccio fortemente concettuale, l’artista costruisce piccoli “teatrini” che mettono in scena una sorta di “fiera della vanità”, una critica velata e ironica ai comportamenti umani che osserva con disappunto.
Un messaggio di impegno e speranza
Nonostante il disincanto verso le creature umane e un futuro incerto, Bigarella esprime il desiderio di lottare per i suoi sogni e contribuire a un mondo migliore. I suoi libri d’artista diventano così il mezzo per farci comprendere la sua visione del mondo, caratterizzata da sensibilità, creatività, responsabilità e partecipazione ai temi del nostro tempo.