UDINE, 18 novembre 2024 – Il 12 novembre si è svolto a Socchieve un importante incontro del Patto per l’Autonomia, un momento di confronto che ha affrontato numerosi temi cruciali per la Carnia e la montagna friulana. L’incontro, molto partecipato, ha visto gli interventi di Massimo Moretuzzo, Consigliere regionale e Segretario del Patto, Marino Ponte, del Comitato utenti teleriscaldamento di Arta Terme, e Luca Nazzi, dell’Alleanza Friulana Domini Collettivi. I loro discorsi hanno dato il via a un dibattito che ha coinvolto attivamente i presenti nel Centro culturale di Socchieve.
I temi centrali dell’incontro
Uno degli aspetti più rilevanti emersi durante l’incontro è stato il tema della tutela ambientale, con particolare attenzione al Tagliamento. Mirco Dorigo, uno dei promotori dell’incontro, ha sottolineato come spesso nel dibattito regionale ci si concentri sugli interventi sul medio corso del fiume, trascurando la necessità di proteggere il bacino montano del Tagliamento, che in passato ha subito numerosi interventi impattanti.
Il tema della transizione ecologica ed energetica è stato al centro del dibattito, con particolare riferimento all’uso delle biomasse. È stato ribadito l’importante ruolo di una politica forestale sostenibile, che riconosca il contributo delle comunità locali nella gestione degli impianti di energia rinnovabile. In questo contesto, è stato evidenziato come la gestione delle risorse naturali, come le proprietà fondiarie, debba essere supportata da progetti di riassetto che abbiano già dimostrato successo in altri territori e che possano avvalersi della lunga tradizione di gestione comunitaria che caratterizza la Carnia.
La necessità di una governance locale
Durante l’incontro è stato messo in evidenza che molte delle problematiche della montagna friulana – come i servizi sociosanitari, il turismo sostenibile, la viabilità – richiedono una governance locale efficace. Dorigo ha sottolineato che attualmente i Comuni non dispongono delle strutture necessarie per affrontare queste sfide, e che la proposta di reintrodurre le Province non rappresenta una soluzione adeguata per i problemi delle comunità montane. Piuttosto, è necessario che si crei un ente di area vasta che sia realmente rappresentativo delle realtà montane e in grado di rispondere alle esigenze delle comunità locali.
Un futuro da costruire insieme
L’incontro ha evidenziato l’urgenza di affrontare questi temi e di agire concretamente per il futuro della montagna friulana. Non c’è più tempo da perdere, ha concluso Dorigo, e la governance locale deve essere in grado di rispondere alle sfide future, coinvolgendo attivamente le comunità locali e valorizzando le risorse naturali e sociali del territorio.
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