VERONA โ I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona, con il supporto operativo della Compagnia di Legnago, hanno scoperto gravi irregolaritร nella vendita di pellet da parte di una societร attiva nella bassa veronese.
Il prodotto, largamente impiegato per lโalimentazione delle caldaie domestiche, era pubblicizzato come certificato con il marchio ENplus, standard internazionale che attesta la qualitร e la sostenibilitร ambientale del pellet. Tuttavia, le indagini hanno accertato lโutilizzo illecito di questo marchio registrato, falsificando le reali caratteristiche del combustibile.
Il pellet era etichettato con un potere calorifico superiore a quello reale, inducendo in errore gli acquirenti circa la resa energetica del prodotto. Inoltre, numerosi sacchi provenivano da paesi extra UE, privi delle necessarie certificazioni e non rispondenti alle normative italiane ed europee.
Prodotti falsamente certificati e privi di etichettatura regolare
A rafforzare le risultanze investigative, รจ intervenuta anche lโAIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali). Il referente tecnico del gruppo ENplus ha verificato in modo ufficiale la non conformitร dei materiali analizzati, evidenziando ulteriori criticitร nella filiera di approvvigionamento.
In totale, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 16.889 sacchi da 15 kg contenenti pellet contraffatto, oltre a 9.578 sacchi privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana, violando le norme sulla tracciabilitร e sulla corretta informazione al consumatore.
Conseguenze penali per lโimprenditore
Il legale rappresentante dellโimpresa coinvolta รจ stato denunciato per frode nellโesercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in base agli articoli 515 e 517 del Codice Penale. Come prevede lโarticolo 27 della Costituzione, la responsabilitร dellโindagato sarร accertata soltanto con sentenza definitiva.