Negli ultimi anni, la permacultura sta diventando una delle tecniche agricole più discusse e adottate, sia dagli agricoltori professionisti che dagli appassionati di orto.
Questo metodo non è solo una moda passeggera, ma un vero e proprio cambiamento nel modo di coltivare, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla rigenerazione del suolo.
La permacultura è stata sviluppata negli anni ’70 da due pionieri australiani: Bill Mollison e David Holmgren. Bill Mollison, considerato il “padre della permacultura”, era un biologo e professore universitario che, insieme al suo studente David Holmgren, ha ideato questo sistema agricolo basato sull’osservazione dei modelli naturali.
La loro visione era creare un metodo di coltivazione che potesse rigenerare l’ambiente, rispettando i cicli naturali e riducendo l’uso di risorse esterne. Grazie al loro lavoro, la permacultura si è diffusa a livello globale, diventando un riferimento per chi cerca soluzioni sostenibili nell’agricoltura e nella gestione del territorio.
Le principali tecniche della permacultura
Per creare un ambiente agricolo autosufficiente è necessario ridurre l’uso di risorse esterne e migliorare la resilienza del terreno anche attraverso queste tecniche:
- Guilds: associazione di piante che si sostengono a vicenda in termini di nutrienti, ombra e protezione dai parassiti.
- Swales: canali scavati lungo le curve di livello del terreno per trattenere l’acqua piovana e ridurre l’erosione.
- Hugelkultur: letti rialzati realizzati con tronchi, rami e altri materiali organici che migliorano la fertilità del suolo e la ritenzione idrica.
- Agroforestazione: coltivazione di alberi e arbusti insieme a colture agricole, creando ecosistemi più diversificati e resistenti.
- Mulching: applicazione di strati di materiale organico sul terreno per trattenere l’umidità, prevenire le erbe infestanti e arricchire il suolo.
- Compostaggio: decomposizione controllata di rifiuti organici per creare compost, un fertilizzante naturale per migliorare la qualità del suolo (come l’humus di lombrico)
- Zoning: progettazione dello spazio agricolo in zone, ottimizzando la disposizione delle risorse e delle attività.
Con queste tecniche puoi coltivare piante, ortaggi e alberi in un ecosistema equilibrato, dove ogni elemento lavora in sinergia per migliorare la fertilità del terreno e aumentare la biodiversità.
Perché scegliere la permacultura per il tuo orto o la tua azienda agricola?
Per agricoltori e ortisti, la permacultura offre una soluzione pratica e sostenibile a molte delle sfide legate alla gestione del terreno.
Riducendo al minimo l’intervento chimico, permette di creare un suolo ricco di sostanza organica, che trattiene meglio l’acqua e offre alle piante un ambiente ideale per crescere più forti e sane.
Un esempio di applicazione concreta di questa tecnica si trova in Vallevecchia, nel Veneto, dove un progetto di permacultura ha migliorato la gestione del terreno agricolo, riducendo l’erosione e aumentando la biodiversità.
La permacultura può essere applicata con successo anche nelle aziende agricole di più grandi dimensioni, ottenendo risultati straordinari sia in termini di resa che di sostenibilità ambientale.
Humus di lombrico: il cuore di un terreno sano
Uno degli strumenti più potenti per chi pratica la permacultura è l’humus di lombrico. Questo fertilizzante naturale è ricco di nutrienti essenziali e microrganismi benefici che aiutano a rigenerare il terreno.
L’humus di lombrico non solo migliora la struttura del suolo, rendendolo più soffice e drenante, ma incrementa anche la capacità di trattenere l’acqua, riducendo così il fabbisogno di irrigazione.
L’azienda Powercompost®, con sede a Calvisano (BS), è specializzata nella produzione di humus di lombrico certificato per l’agricoltura biologica. Un ammendante organico di qualità superiore ottenuto attraverso la digestione del letame bovino da parte dei lombrichi rossi californiani. Il processo di decomposizione naturale garantisce un prodotto di alta qualità, privo di sostanze chimiche, perfetto per chi pratica permacultura o agricoltura biologica.
I vantaggi dell’humus di lombrico
Ecco perché l’humus di lombrico è così apprezzato da agricoltori e appassionati di orto:
- Migliora la fertilità del suolo: arricchisce il terreno con azoto, fosforo e potassio, elementi fondamentali per la crescita delle piante.
- Aumenta la ritenzione idrica: aiuta il terreno a trattenere meglio l’acqua, riducendo la necessità di irrigazioni frequenti.
- Rigenera i terreni impoveriti: perfetto per terreni sfruttati o danneggiati dall’agricoltura intensiva, l’humus li rigenera in modo naturale.
- Protegge le radici: grazie ai suoi microrganismi benefici, l’humus di lombrico protegge le piante da malattie e parassiti.
Come usare l’humus di lombrico nella permacultura
L’applicazione dell’humus di lombrico è semplice e versatile:
- Orti: puoi mescolare 1-2 kg di humus per metro quadrato al terreno prima di piantare.
- Piante da frutto: durante la fase di semina o trapianto, inserisci 200-400 g di humus nella buca per migliorare l’assorbimento delle radici.
- Viticoltura: per vigneti biologici, l’humus può essere distribuito intorno alle viti per stimolare la crescita e la resistenza delle piante.
Scarica la guida completa alla permacultura
Se vuoi saperne di più sulla permacultura e su come iniziare a coltivare seguendo i suoi principi, Powercompost® ha realizzato una guida gratuita che puoi scaricare qui: Permacultura: guida per iniziare.
Nella guida troverai consigli pratici, esempi reali e tutte le informazioni necessarie per iniziare a trasformare il tuo terreno.
Con la permacultura e l’uso di fertilizzanti naturali come l’humus di lombrico, è possibile coltivare in modo sostenibile. Un segnale concreto per ridurre l’impatto ambientale, migliorare la salute del suolo e rispettare la natura
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