Monza, polemiche per l’intitolazione dello stadio Brianteo a Silvio Berlusconi
Nell’ambiente del Monza si è scatenata una vera e propria tempesta mediatica legata alla proposta di intitolare lo stadio Brianteo, conosciuto come U-Power StadiumSilvio Berlusconi, ex presidente del club e figura chiave nella risalita del team in Serie A, scomparso nel 2023.
Le dichiarazioni di Adriano Galliani, vicepresidente e amministratore delegato del Monza, hanno aggiunto benzina sul fuoco: “È un argomento delicato che preferisco evitare. Le dichiarazioni sono state fatte e ora valuteremo la risposta di Fininvest. A mio avviso, sono situazioni folli”, ha commentato l’ex dirigente del Milan durante l’assemblea della Lega Serie A. Queste parole hanno ulteriormente acceso un dibattito che richiama alla mente l’analogo scontro avvenuto per l’aeroporto di Malpensa, che sarà intitolato proprio in onore di Silvio Berlusconi.
Dalla proposta al ritiro della mozione: il percorso della controversia
La proposta di intitolare lo stadio del Monza a Silvio Berlusconi è emersa quasi due anni fa, il 12 giugno 2023, data della morte dell’ex premier. La promotrice è stata la consigliera comunale, attualmente nel Gruppo Misto, Martina Sassoli, che ha sostenuto l’iniziativa riconoscendo a Berlusconi il merito di aver riportato il club biancorosso in Serie A, investendo 25 milioni nella ristrutturazione dell’impianto e nella costruzione del centro sportivo di Monzello, già intitolato a Berlusconi in precedenza.
Tuttavia, la giunta comunale, di orientamento centrosinistra, si è opposta sin da subito, rimandando la mozione di mesi fino alla discussione accesa avvenuta il 9 gennaio. Le ragioni del rifiuto da parte della maggioranza sono principalmente di natura morale e politica, a prescindere dai meriti sportivi di Berlusconi, e hanno portato infine al ritiro della mozione tra le proteste, da parte di Sassoli e dei consiglieri della minoranza che hanno abbandonato l’aula in segno di dissenso.