Si chiama post-vacation blues o post-holidays blues, sindrome da rientro dalle ferie, ed è una risposta psico-fisica al ritorno alla quotidianità diversa dai ritmi tranquilli e rilassati della vacanza. È un tipo di sindrome caratterizzata da sintomatologia depressiva e ansiosa che può presentarsi subito dopo il rientro dalle vacanze e che colpisce, secondo i dati Istat, il 35% degli italiani.
Ritornare al lavoro, ma anche sui banchi di scuola o alla routine quotidiana non è semplice per nessuno ma per alcuni può essere ancora più difficile, sebbene a differenza della depressione vera e propria, il post vacation blues, è una condizione transitoria e facilmente trattabile.
Per superarla occorre osservare alcune piccole attenzioni anche dal punto di vista dello stile di vita e dell’alimentazione quotidiana.
“È proprio il momento giusto per recuperare le buone abitudini dall’alimentazione al sonno – spiega la Dottoressa Fabiola Rebecca Lana, medico nutrizionista di Synlab – Abituati ad andare a dormire a tarda ora, è necessario iniziare ad anticipare il momento di coricarsi per garantire dalle 9 alle 11 ore di sonno ai bambini dai 6 ai 14 anni, tra le 8 e le 10 ore ai ragazzi dai 15 ai 18 anni e tra le 6 e le 8 ore in età adulta.
Questo ci renderà meno aggressivi e scontrosi, evitando ripercussioni sul rapporto con insegnanti, compagni e colleghi. E’ necessario considerare che la mancanza di sonno porta più facilmente a dipendenza da social, cellulari e tv e dipendenza alimentari. Per questa ragione oltre alla durata del sonno è necessario ripristinare la regolarità dei pasti, a partire da una ricca e sana colazione”.
Il corpo ama le regole quindi è consigliabile tornare ad una routine quotidiana di cinque pasti, mangiando ogni tre o quattro ore, inserendo al contempo alcuni giorni di attività fisica regolare per dare benefici al metabolismo.
“Tornare in ufficio o a scuola con una bella colazione è fondamentale – spiega la dottoressa Lana – magari a base di uova. Queste sono state rese impopolari nonostante il loro meraviglioso valore nutrizionale, perché contengono colesterolo. Negli ultimi anni però sono stati condotti numerosi studi clinici che hanno confermato che il consumo di uova non ha nulla a che fare con le malattie cardiache e l’aterosclerosi, al contrario le persone che consumano uova, sembrano presentare un rischio minore. Le uova sono degli alimenti nutrienti e facili da digerire. Il tuorlo crudo è stato paragonato al latte materno, perché può essere assorbito senza bisogno di essere digerito. Fornisce la maggior parte degli aminoacidi essenziali, acidi grassi essenziali, magnesio, zinco e altri nutrienti. Il tuorlo è anche molto ricco di colina un aminoacido costitutivo di un neurotrasmettitore chiamato acetilcicolina, che il cervello utilizza per i processi cognitivi o di apprendimento e per la memoria, oltre ad altre funzioni positive per il fegato”.
Per tornare in forma e perdere i chili di troppo accumulati durante le ferie e le tossine dovute ai bagordi occorre seguire alcune accortezze.
“Eliminare cibi zuccherati, bere almeno due litri di acqua al giorno per avere un’azione depurativa e drenante, utili in questo caso anche infusi e spezie come cumino e finocchietto.
Inserire gradualmente nella dieta alimenti ricchi di probiotici, come le verdure lattofermentate in modo da sgonfiare la pancia.
Mangiare frutta, verdura e legumi che garantiscono sazietà.
Bilanciare l’assunzione di sale, preferendo quello marino integrale più ricco di sali minerali che di sodio, principale responsabile della ritenzione idrica.
Fare attività fisica con continuità, alternando movimento aerobico, di resistenza, e anaerobico ossia di potenza.
Fondamentale poi la continua variazione dei cibi. Non esiste un singolo alimento in grado di fornire tutti i nutrienti di cui necessitiamo. E’ necessario consumare, quindi, un’ampia scelta di cibi. Inserire un’adeguata quantità di proteine ad ogni pasto del giorno”.
In molti puntano il dito contro i carboidrati, seguendo la via della loro eliminazione completa.
“No, non è necessario – conclude la nutrizionista – I carboidrati sono utili però è importante saperli scegliere. E’ necessario preferire i carboidrati complessi che si trovano nei cereali integrali, nella verdura, nei semi e nei legumi. Evitando i carboidrati semplici contenuti nello zucchero da tavola, nella frutta, nei dolci, nelle marmellate”.
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