L’inizio del nuovo anno ha portato con sé notizie preoccupanti riguardo il panorama educativo del Friuli Venezia Giulia (FVG). Secondo un’analisi recente dell’Ufficio studi della CGIA, basata su dati Eurostat e Istat, ben 5mila giovani della regione tra i 18 e i 24 anni hanno abbandonato prematuramente il percorso scolastico, limitandosi al conseguimento della licenza di terza media senza ulteriori qualifiche o corsi di formazione.
Un problema che riguarda anche il Nord Italia
Sebbene la povertà educativa sia tradizionalmente più acuta nel Mezzogiorno, la situazione nel Nord Italia, e in particolare in Friuli Venezia Giulia, è allarmante. La percentuale di giovani che non completano gli studi è in calo a livello nazionale, ma la realtà resta critica, soprattutto per le famiglie con difficoltà economiche e sociali. Questi giovani rischiano di trovarsi ai margini del mercato del lavoro, incapaci di rispondere alle sfide imposte dalla transizione ecologica e digitale.
Il ruolo degli istituti professionali
È importante notare che la mancanza di soddisfazione rispetto all’offerta formativa potrebbe essere una causa significativa dell’abbandono scolastico. Gli istituti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) hanno dimostrato un’efficace capacità di attrarre e sostenere studenti provenienti da contesti problematici o con difficoltà scolastiche pregresse. Questi istituti, spesso situati in aree periferiche con elevati tassi di degrado, meritano un maggiore supporto per continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di prevenzione della dispersione scolastica.
Le difficoltà nelle regioni del Sud e nella Provincia Autonoma di Bolzano
A livello nazionale, il problema dell’abbandono scolastico è particolarmente grave nelle regioni del Sud e nelle Isole. La Sardegna guida la classifica con un tasso del 17,3%, seguita dalla Sicilia con il 17,1% e dalla Provincia di Bolzano con il 16,2%. In Friuli Venezia Giulia, il tasso di abbandono si attesta al 6,6%, in calo rispetto al 2019. Tuttavia, la situazione varia notevolmente tra le diverse regioni, con alcune che hanno visto un aumento nel tasso di abbandono scolastico.
Il confronto europeo
A livello europeo, l’Italia si colloca tra i paesi con i tassi più elevati di abbandono scolastico tra i giovani di 18-24 anni, con un tasso del 10,5%. Solo la Spagna (13,7%) e la Germania (12,8%) presentano risultati peggiori. Nonostante la diminuzione generale della dispersione scolastica in Europa, l’Italia e Cipro rimangono tra i paesi con maggiori difficoltà in questo ambito.
Le preferenze scolastiche regionali
Nel contesto delle scuole secondarie di II grado, gli studenti delle regioni più industrializzate come Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia mostrano una preferenza per gli istituti tecnici e professionali rispetto ai licei. In FVG, il 51,9% degli studenti frequenta istituti tecnici o professionali, a conferma dell’importanza di questi percorsi formativi nel preparare i giovani per il mercato del lavoro.
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