Quando si parla di “pregiudizievoli”, si fa riferimento a strumenti legali che possono impattare significativamente sulla vita economica di un’azienda o di una persona. Il termine “pregiudizievole”, infatti, fa riferimento a qualsiasi atto, iscrizione o provvedimento che è in grado di danneggiare la reputazione creditizia di un soggetto, influenzando negativamente le sue transizioni finanziarie o impedendo allo stesso l’accesso al credito, poiché indicano una situazione di contenzioso o insolvenza in corso.
Esse sono delle registrazioni ufficiali solitamente emesse da enti pubblici o autorità giudiziaria, anche se in taluni casi possono emergere da contratti privati (ad esempio, l’insolvenza di un mutuo o prestito). Comprendere cosa sono e il loro funzionamento, nonché le conseguenze che possono comportare, è di fondamentale importanza per chi si trova coinvolto in questioni legali o finanziarie.
Le principali tipologie di pregiudizievoli previste nel nostro ordinamento
Nel nostro ordinamento sono previste diverse tipologie di pregiudizievoli di conservatoria, ognuna con caratteristiche differenti e specifiche. Partiamo dall’ipoteca giudiziale, che viene iscritta su un immobile in presenza di una sentenza di condanna per debiti non pagati. L’ipoteca giudiziale viene iscritta per garantire al creditore il diritto di rivalersi sull’immobile del debitore, qualora quest’ultimo risultasse inadempiente nei suoi confronti.
Una pregiudizievole assai diffusa è il pignoramento, che si tratta, in termini tecnici, di un atto esecutivo con il quale viene sottratto un bene al debitore per essere venduto e soddisfare il creditore. Essa avviene tramite una ingiunzione dell’ufficiale giudiziario nei confronti del debitore e può riguardare immobili, conti correnti, stipendi e beni mobili.
Un altro provvedimento che il giudice può emanare onde evitare che il debitore alieni o nasconda i propri beni durante un contenzioso, è il sequestro conservativo. Si tratta, in buona sostanza, di una misura preventiva che può essere richiesta dal creditore per tutelare i propri interessi; può essere revocato quando risultano mancanti o venuti meno i presupposti del provvedimento.
Il decreto ingiuntivo, invece, è un provvedimento emesso da un giudice su richiesta di un creditore, che attesta l’obbligo per il debitore di pagare una somma di denaro entro un determinato periodo. Qualora il debitore non rispettasse quanto previsto stabilito dal giudice, il decreto si trasforma da ingiuntivo in esecutivo.
Che problematiche comporta pregiudizievole e come prevenire l’iscrizione della stessa
Chiudiamo la carrellata di pregiudizievoli con il fermo amministrativo, un atto tramite il quale viene bloccato un bene mobile registrato a nome del debitore (ad esempio, un’auto) fino a quando quest’ultimo non ha estinto il proprio debito. Il fermo amministrativo impedisce la vendita o l’utilizzo di un bene finché lo stesso non venga rimosso.
Quanto fin qui scritto fa ben comprendere quanto le pregiudizievoli possano avere un impatto significativo, in accezione prettamente negativa, sulla reputazione creditizia di un’impresa o di una persona. Una pregiudizievole, infatti, è registrata nelle banche dati alle quali hanno accesso le società finanziarie e gli istituti di credito quando ricevono la richiesta di accensione di un mutuo, prestito o qualsivoglia linea di credito.
L’iscrizione in queste banche dati, quindi, risulta un elemento fortemente ostativo alla concessione del credito, potrebbe impedire di poter finanziare l’acquisto di una casa o richiedere liquidità necessaria per l’acquisto di qualche bene di primaria importanza sia per un soggetto privato che per un’azienda; inoltre, può potenzialmente ledere sulla reputazione di un soggetto o di una società.
Prevenire che venga iscritta una pregiudiziale, di conseguenza, è fondamentale per evitare tutte le problematiche fin qui descritte. Un’accurata gestione delle proprie finanze, che prevede il puntuale pagamento dei debiti o un monitoraggio continuo della propria situazione finanziaria, è di prioritaria importanza. E’ consigliabile, inoltre, controllare periodicamente la propria posizione all’interno delle banche dati creditizie, verificando che non vi siano iscrizioni o segnalazione che potrebbero generare l’insorgere di diverse problematiche.