โPresenze necessarieโ. ร questo il titolo del 18esimo Report sulla presenza e sulla distribuzione degli immigrati nella provincia di Treviso. Unโanalisi realizzata daย Cisl Belluno Treviso, Anolf, Caritas Tarvisina, Migrantes Treviso, cooperative La Esse e Una Casa per lโUomo, con lโapporto qualificato di Veneto Lavoro, organizzazioni promotrici che continuano a considerare lโimpegno di documentazione e riflessione su queste tematiche come parte significativa della propria responsabilitร sociale. Nella complessitร attuale, il fenomeno migratorio รจ un tassello importante, e lo sforzo di lettura di una situazione in rapida trasformazione puรฒ utilmente servirsi anche di questo rapporto, che propone continuitร di analisi nel tempo e serietร di approfondimenti puntuali.
โIl titolo del report sintetizza la percezione di questi ultimi tempi โย spiega il gruppo di ricerca che ha realizzato lo studio-: una presenza stabile di migranti nel territorio nazionale, veneto, trevigiano che si conferma non solo significativa, ma necessaria, per lโapporto demografico, per il lavoro, ma anche per un complesso di contributi di tipo culturale e umano che concorrono a rendere piรน vitale il territorioโ.La fotografia presentata propone una documentazione delle principali caratteristiche e delle tendenze evolutive del fenomeno migratorio nella Marca. Il dossier presenta un quadro aggiornato di informazioni demografiche riferite al 1ยฐ gennaio 2021, proponendo quando possibile la valorizzazione anche di informazioni relative al periodo successivo.
LA PRESENTAZIONE PUBBLICAย โ Il Report sarร presentato pubblicamenteย mercoledรฌ 28 settembre alle 20.30 allโauditorium Stefaniniย in un evento inserito nelle iniziative delย Festival dello Sviluppo sostenibile. Interverrannoย Giorgio Santini, presidente dellโAsvessย (Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile), Marco Berdusco della cooperativa Una Casa per lโUomo),ย Laura Mulas di Veneto Lavoroย eย don Bruno Baratto di Migrantes Treviso.Un altro evento pubblico dal titolo โStrappi (in)evitabili, cuciture possibiliโฆ Italiani, migranti e lavoro che cambiaโ si terrร ย lunedรฌ 10 ottobre alle 20.30, nella Sala Longhin โ Seminario vescovile,ย in piazzetta Benedetto XI, 2 allโinterno dellaย Settimana Sociale dei cattolici trevigiani. Si tratta di un approfondimento sul tema delle trasformazioni del mondo del lavoro e dellโapporto dei lavoratori migranti. Interverrannoย Daniele Marini, docente di Sociologia dei processi economici e trasformazioni del lavoro, Universitร di Padova, eย Letizia Bertazzon,ย ricercatrice di Veneto Lavoro. Anche questo evento รจ inserito nelle iniziative del Festival dello Sviluppo sostenibile.
I DATIย โย I cittadini stranieri residenti in provincia di Treviso al 1ยฐ gennaio 2021 sono 92.110,ย in aumento del 2% rispetto allโanno precedente. Stabile sia la quota di residenti con cittadinanza straniera sul totale della popolazione provinciale (10,5%), sia la composizione di questo segmento della popolazione: il peso dei minori stranieri (che rappresentano il 22% del totale dei residenti stranieri) รจ pari a circa il 14% (poco meno di 20mila under 18) del numero complessivo di minori in provincia; quello delle donne rispetto al totale dei residenti stranieri รจ pari al 51% circa. I nuovi nati sono 1.238, -2% rispetto al 2019, ma continuano a costituire oltre il 20% di tutti i nuovi nati della provincia.Nellโanno della pandemia (2020, ultimo anno per cui sono disponibili dati Istat consolidati), iย permessi di soggiornoย di primo rilascio, cioรจ per nuovi arrivi, sono stati praticamente dimezzati (1.322), per i 2/3 per ricongiungimento familiare, da anni principale possibilitร di ingresso regolare in Italia. Complessivamente in provincia, al 1ยฐ gennaio 2021, i permessi di soggiorno sono 65.599, il 73% per lungo periodo. I primi gruppi nazionali di residenti si confermano:ย romeni (22% del totale), cinesi (10%), marocchini (9%), albanesi (8%) e macedoni (5%).Leย acquisizioni di cittadinanzaย sono tornate a crescere dal 2019: nel 2020 sono state 3.685 (+3,7%). A partireย dal 2002 quasi 51mila cittadini stranieri in provincia di Treviso sono diventati cittadini italiani.In merito aย rifugiati e richiedenti asilo, non esistono dati molto dettagliati sulla loro distribuzione provinciale: nel 2020 sono stati solo 86 i nuovi permessi di soggiorno per motivi di protezione ed entravano nei 1.728 permessi simili giร in essere (pari al 2,6% di tutti i titolari di permessi di soggiorno presenti). Nei due progetti SAI (Servizio Accoglienza e Integrazione, ex-SIPROIMI, ex-SPRAR), con a capofila il comune di Treviso e il comune di Asolo, a tutto il 2021 e primo semestre 2022 erano transitate 138 persone, in maggioranza maliani (16%), pakistani (14%) e somali (14%), per il 77% sotto i trentโanni.Il conflitto in Ucraina, comโรจ noto, ha dato origine a un flusso molto consistente di profughi. Per numero di residenti ucraini, a fine 2020 Treviso costituiva la seconda provincia in regione dopo Venezia (3.650, il 21,7% del totale provinciale), per cui era naturale attendersi un flusso consistente di persone, in quanto potevano avere qualche riferimento sul territorio. A metร 2022 iย profughi ucrainiย presenti in provincia sono circa 3.350, di cui il 45% minori, raddoppiando quindi il numero delle presenze. Da notare che la loro permanenza rimane assai provvisoria.Vi sono alcuni dati che contribuiscono in maniera piรน specifica a motivare la scelta del titolo di questo 18ยฐ report, โPresenze necessarieโ.
DEMOGRAFIAย โ Nel corso del 2020 ilย saldo naturaleย ha visto ancor piรน prevalere le morti sulle nascite, anche per effetto della pandemia che ha inciso soprattutto sulla popolazione piรน anziana, e quindi in particolare sul segmento italiano dei residenti, che registra 4.397 morti piรน dei nati, con un incremento negativo del 38,7% rispetto al 2019. Il saldo positivo dei cittadini stranieri, 1.094, in decrescita rispetto al 2019, non riesce a riequilibrare una simile tendenza. Il calo della popolazione complessiva nel corso del 2020 รจ stato pari a oltre 3.100 residenti in meno.La popolazione straniera mediamente continua ad essere piรน giovane di quella italiana, con un segmento di minori pari al 21,8% rispetto al 15,9% dei soli italiani, e una presenza nella fascia convenzionalmente ritenuta in etร lavorativa (15-64 anni) pari al 76,4% rispetto al 62,4% dei soli italiani.
LAVOROย โ Ulteriori analisi specifiche nellโambito lavorativo,ย riferite a fine 2021 (con un aggiornamento al primo semestre 2022) confermano altresรฌ la presenza necessaria di lavoratori stranieri in settori rilevanti del tessuto produttivo locale, qualiย lโagricoltura (40% di assunzioni di stranieri), le costruzioni (39%) lโindustria (36%) e in particolar modo il lavoro domestico e di cura (il 73% dei lavoratori domestici sono stranieri). La ripresa della mobilitร intrinseca al mondo del lavoro dopo le restrizioni nel tempo di pandemia e il conseguente calo della domanda di lavoro, conferma una buona ripresa di assunzioni anche per gli stranieri (+17%), in particolare per le donne (+28% rispetto al 2020). Nel lavoro dipendente, la quota complessiva delle assunzioni di stranieri nel corso del 2021 รจ del 26%.Entrando in alcuni dettagli, a fine 2021ย il saldo sul lavoro dipendente per gli stranieri era positivo per 3.320 posizioni. Tra il 2019 e il 2020: presenza femminile ancora lontana dai livelli maschili (circa un terzo del totale dei lavoratori stranieri), ma in progressiva crescita; presenza maschile piรน rilevante, anchโessa in ripresa dopo la contrazione del 2020.Al primo semestre 2022, +25% di assunzioni di lavoratori stranieri rispetto al 2021, pari al 28,5% del totale (con un saldo positivo per 3.095 posizioni), soprattutto per un aumento del 35% dei contratti a tempo indeterminato. Lโaumento riguarda in particolare i servizi (+33%) e lโindustria (+26%).Per le nazionalitร , ancora una voltaย si confermano ai primi posti gli assunti romeni (6.200, il 19% del totale delle assunzioni di stranieri); i marocchini (circa 9% del totale); i cinesi (circa 8,5%) e gli albanesi (circa 8%).Per quanto riguarda ilย lavoro domestico, dopo il forte aumento dovuto alla pandemia (2020), le nuove assunzioni si ridimensionano, interessando comunque 4.420 lavoratori (e lavoratrici) stranieri, il 75% circa di tutti i neoassunti, in particolare provenienti dalla Romania (28%), dallโUcraina (19%) e dalla Moldova (9%).Al 31 dicembre 2021, i disoccupati stranieri (domiciliati a Treviso) secondo gli elenchi dei Centri per lโimpiego sono circa 18.810 e rappresentano il 28% del totale; nel 56% dei casi si tratta di donne.Aumentano ancora leggermente leย impreseย straniere (registrate in base al Paese di nascita del titolare): 9.000 circa (+4,4% rispetto al 2020, lโ11,4% del totale delle imprese). La loro incidenza รจ rilevante nel comparto delle costruzioni (sono straniere il 22,3% delle imprese), nel turismo (16,5%), nel commercio (14,6%) e nei trasporti-spedizioni (13,9%).Circa ilย lavoro autonomoย degli stranieri (5.900 occupati, di cui lโimprenditoria รจ solo una parte), va ricordato che spesso si verificano situazioni in cui i lavoratori stranieri transitano verso il lavoro autonomo o le attivitร svolte in modo libero-professionale in maniera forzata o quale unica strategia per il mantenimento della condizione lavorativa.
SCUOLAย โ Presenze necessarie anche aย scuolaย (anno scolastico 2020/21), dove la realtร diย 17.335 alunni di cittadinanza non italiana, per il 72,4% nati in Italia anche se ancora giuridicamente stranieri, da sommare a coloro che nel frattempo hanno acquisito la cittadinanza italiana, garantiscono il funzionamento di un numero rilevante di classi e il posto di lavoro di numerosi insegnanti, italiani per la quasi totalitร . Rappresentano il 13,4% del totale alunni. Rispetto allโanno scolastico precedente vi รจ stata una flessione del 3,4%, in parte motivata anche dallโaumento delle acquisizioni di cittadinanza, come a Vicenza. I 418 neo entrati, comunque, pari al 2,9% del totale iscritti, rappresentano il numero piรน alto in tutta la regione. Le prime nazionalitร rispecchiano le prime nazionalitร presenti sul territorio: romeni (20% circa), marocchini (circa 12%), cinesi (11% circa), albanesi (10% circa).
IL COMMENTO โย โSarebbe importanteย โ spiegano i responsabili diย Cisl Belluno Treviso, Anolf, Caritas Tarvisina, Migrantes Treviso, cooperative La Esse e Una Casa per lโUomoย โย che questi dati motivassero la societร civile a conoscere e a ri-conoscere la preziositร di queste persone, cosรฌ necessarie in un tempo nel quale la portata dei mutamenti e delle questioni che, a livello ambientale, climatico, energetico, demografico, e ancor piรน per una convivenza civile, stanno mettendo seriamente alla prova il nostro sistema di vita, e richiedono lโapporto necessario di tutti coloro che abitano questo territorio che รจ il mondo di tuttiโ.
โIn un contesto di denatalitร , invecchiamento della popolazione e carenza di lavoratori e con previsioni demografiche che evidenziano il progressivo venir meno di una rilevante fascia di popolazione in etร lavorativa giร dal 2030 in poi โย sottolineaย Teresa Merottoย dellaย segreteria Cisl Belluno Trevisoย -, la presenza dei migranti รจ necessaria. La richiesta della Cisl รจ di uscire da una gestione emergenziale dellโimmigrazione irregolare, superando gli ingressi per protezione internazionale, per mettere in atto politiche migratorie e di accoglienza strutturali, che agevolino lโingresso dei migranti economici attraverso una programmazione attenta e costante dei flussi che faccia incontrare domanda ed offerta, con quote di accesso coerenti con le carenze del mercato del lavoro e con reali politiche di inclusione che permettano la stabilitร e la partecipazione attiva alla realtร territoriale di arrivo. Questa รจ la via dโuscita per trovare una giusta soluzione ai problemi di una societร che non basta piรน a se stessaโ.
โLe organizzazioni promotrici, con lโapporto qualificato di Veneto Lavoroย โ affermaย Lucia Duranteย diย Una Casa per lโUomoย โย continuano a considerare lโimpegno di documentazione e riflessione su queste tematiche come parte significativa della propria responsabilitร sociale. Questo 18ยฐ rapporto sulla presenza dei cittadini stranieri in provincia di Treviso rimane uno strumento importante in merito a tale impegnoโ.ย โI datiย โ aggiungeย Marco Berduscoย della stessa cooperativa โย confermano la necessitร della presenza di cittadini e cittadine straniere sul nostro territorio, per un insieme di fattori economici, demografici e sociali. Lโimmigrazione da sola non puรฒ essere lโunica risposta alla crisi demografica e alle sue conseguenze. tuttavia รจ un tassello che va valorizzato da politiche capaci di invertire la tendenza demografica negativa che registriamo da anni. ร necessario un cambio culturale e di mentalitร , per un efficace intervento in questo sensoโ.
โLa ripresa occupazionale del 2021ย โ sottolineaย Laura Mulasย diย Veneto Lavoroย โย รจ positiva sia per gli uomini che per le donne straniere (+17%). Presenze particolarmente significative di assunzioni di stranieri, ancora legate alle qualifiche piรน basse, si registrano in agricoltura (40% del totale assunzioni), nellโindustria (36%) e nel lavoro domestico (73%)โ.
โUna situazione complessa come quella in cui viviamo โย concludeย Bruno Baratto di Migrantes Trevisoย โย richiede un governo dellโimmigrazione allโaltezza della realtร tratteggiata dai fattori che mettono in evidenza la necessitร di queste presenze. Vorremmo fosse una valorizzazione non solo a livello produttivo, ma anche per la ricchezza di umanitร e cultura che queste persone apportano al territorioโ.