Il Nordest italiano, con particolare riferimento al Veneto e al Friuli Venezia Giulia, è al centro di un’ondata di caldo intenso che, secondo le previsioni meteorologiche, non accennerà a diminuire prima dell’8 settembre 2024. Questa estate prolungata sta mettendo a dura prova la resistenza della popolazione, costretta a fare i conti con temperature ben al di sopra delle medie stagionali e un’umidità elevata che rende l’aria ancora più soffocante.
L’anticiclone africano: il dominatore del Mediterraneo
L’attuale scenario meteorologico è dominato da un anticiclone africano che si è stabilito sul Mediterraneo centrale e occidentale, portando con sé aria calda proveniente dal Sahara. Questo fenomeno, ormai ben noto e sempre più frequente negli ultimi anni, è responsabile delle temperature elevate che stanno colpendo l’intera Penisola, ma che trovano nel Nordest un terreno particolarmente fertile per manifestarsi con picchi di calore estremi.
Le temperature, infatti, continuano a oscillare attorno ai 35°C, con punte che in alcune località potrebbero persino superare questa soglia. La situazione è particolarmente critica nelle aree pianeggianti e lungo la costa, dove la combinazione di alte temperature e umidità crea un effetto afa difficile da sopportare. Il caldo non risparmia nemmeno le aree montane del Friuli Venezia Giulia, dove, sebbene le temperature siano leggermente più basse, l’impatto sulla popolazione e sull’ecosistema locale è comunque significativo.
Le previsioni per i prossimi giorni: caldo senza tregua
Guardando ai giorni a venire, il quadro meteorologico non mostra segni di cambiamento significativi. Fino all’8 settembre, infatti, le previsioni indicano che il caldo intenso continuerà a caratterizzare il clima del Nordest. Le temperature rimarranno elevate, con massime che supereranno regolarmente i 30°C durante il giorno e minime che difficilmente scenderanno sotto i 20°C durante la notte. Questo implica notti tropicali, in cui il sonno sarà disturbato dall’eccessivo caldo e dall’afa.
In particolare, le previsioni per il Veneto parlano di giornate prevalentemente soleggiate, con qualche nube sparsa che potrebbe portare a lievi e temporanei rinfreschi, ma senza fenomeni di rilievo. La regione rimarrà sotto l’influenza dell’anticiclone africano, che impedirà l’ingresso di correnti più fresche dall’Atlantico, lasciando campo libero al caldo. Anche nelle ore serali, quando generalmente si attende un calo delle temperature, l’aria rimarrà calda e pesante, rendendo difficile trovare un po’ di sollievo.
Situazione analoga anche in Friuli Venezia Giulia, dove il caldo sarà accompagnato da cieli sereni o poco nuvolosi. Anche qui, le temperature diurne toccheranno spesso i 35°C, con punte che potrebbero avvicinarsi ai 40°C nelle zone più interne e lontane dal mare. La costa friulana, seppur mitigata dalla presenza del mare, vedrà comunque temperature elevate, con minime notturne che non scenderanno sotto i 25°C. Solo nelle zone montane si potrà godere di un leggero sollievo, con temperature più miti, ma comunque superiori alla media stagionale.
L’orizzonte dopo l’8 settembre: cambiamento in vista?
Sebbene l’attuale ondata di caldo sia destinata a durare fino all’8 settembre, c’è una debole speranza all’orizzonte per un cambio di scenario meteorologico subito dopo questa data. Secondo alcune previsioni, è possibile che l’anticiclone africano inizi a cedere, lasciando spazio a correnti più fresche provenienti dall’Atlantico. Queste potrebbero portare a un abbassamento delle temperature e a possibili temporali, soprattutto nelle regioni settentrionali. Tuttavia, la stabilità dell’anticiclone è tale che non si può ancora parlare di una rottura definitiva del caldo.
Questa prospettiva, sebbene ancora incerta, rappresenta un barlume di speranza per tutti coloro che stanno soffrendo questo caldo anomalo. In ogni caso, è probabile che anche dopo l’8 settembre le temperature rimangano al di sopra della media, sebbene con valori meno estremi rispetto a quelli attuali. La popolazione del Nordest dovrà quindi prepararsi a una transizione graduale verso un clima più autunnale, ma senza aspettarsi un cambiamento drastico e immediato.
Impatti e raccomandazioni
L’ondata di caldo in corso ha già avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone e sull’economia locale. Le attività all’aperto, come l’agricoltura, sono state particolarmente colpite, con colture in sofferenza per la mancanza di pioggia e le alte temperature. Anche il turismo, che tradizionalmente beneficia del bel tempo, ha subito qualche contraccolpo, soprattutto nelle città d’arte e nelle zone montane, dove il caldo anomalo ha scoraggiato molte persone dal trascorrere tempo all’aperto.
Le autorità sanitarie raccomandano di prestare particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e bambini, che sono più suscettibili ai colpi di calore. Si consiglia di evitare di uscire durante le ore più calde della giornata, di bere molta acqua e di mantenere freschi gli ambienti interni. In caso di necessità, sono attivi numerosi punti di assistenza e centri di accoglienza climatizzati, dove chi ne ha bisogno può trovare sollievo dal caldo.
In sintesi, il Nordest italiano si prepara a vivere ancora giorni di caldo intenso, con un’attenuazione possibile solo dopo l’8 settembre. L’anticiclone africano continuerà a dominare la scena, portando temperature sopra la media e rendendo difficili le attività quotidiane. È fondamentale seguire le raccomandazioni delle autorità per proteggersi dal caldo e attendere con pazienza l’arrivo di un clima più mite, che potrebbe arrivare nella seconda metà di settembre, ma non prima di aver affrontato ancora diverse giornate torride.
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