Continua la variazione dei prezzi alle pompe di benzina in Slovenia, con un nuovo calo del costo della benzina a partire da oggi, martedì 10 settembre. I prezzi del diesel e del GPL rimangono stabili. La modifica, decisa dal governo di Lubiana, resterà in vigore fino al 23 settembre.
Per i prossimi 14 giorni, fare rifornimento in Slovenia costerà 1,475 euro al litro per la benzina, 1,519 euro per litro di diesel e 1,125 euro per litro di GPL. La misura è parte di una politica volta a stabilizzare i prezzi, soprattutto in piena stagione turistica, quando il traffico è particolarmente intenso e l’aumento della domanda può causare fluttuazioni nei costi dei carburanti.
Politiche di accise per mantenere i prezzi stabili
Il governo sloveno ha spiegato che la decisione rientra in una più ampia strategia di gestione delle accise e dei contributi sui carburanti. Lo scopo è quello di evitare impennate di prezzo, mantenendo le tariffe dei derivati del petrolio in linea con l’andamento internazionale. Un fattore rilevante è l’osservazione dell’andamento del Platts European Marketscan e del tasso di cambio tra il dollaro statunitense e l’euro, che influenzano direttamente i costi di approvvigionamento.
Questa strategia permette ai distributori sloveni di offrire prezzi competitivi rispetto ai paesi confinanti. Secondo le stime fornite dal governo, il prezzo della benzina in Slovenia risulta inferiore del 7% rispetto alla media dei paesi limitrofi, tra cui Italia, Croazia, Austria e Ungheria. Anche il diesel risulta più conveniente, con un divario dello 0,5%.
Impatto sulla concorrenza transfrontaliera
A Gorizia e nei comuni limitrofi, la situazione è diversa. L’Italia continua a registrare i prezzi più alti tra i paesi citati, ma è importante tenere conto dello sconto regionale applicato nelle zone di confine. I possessori della tessera servizi possono beneficiare di una riduzione sul prezzo del carburante, che in molti casi rende più conveniente fare rifornimento in Italia, soprattutto per i residenti delle zone di confine.
Tuttavia, nonostante questi vantaggi per gli automobilisti italiani, l’attrattiva dei prezzi sloveni resta alta per molti automobilisti del Friuli Venezia Giulia che attraversano il confine per risparmiare sul carburante. La concorrenza tra distributori italiani e sloveni è particolarmente evidente nell’isontino e a Trieste, dove molti automobilisti approfittano della vicinanza per fare rifornimento a prezzi inferiori rispetto alla media nazionale.
Previsioni future sui prezzi del carburante
Nel breve termine, i prezzi dei carburanti in Slovenia rimarranno stabili, grazie all’intervento governativo. Tuttavia, il prezzo del petrolio sui mercati globali e il tasso di cambio euro-dollaro saranno i principali fattori che influenzeranno eventuali modifiche future. È probabile che, se le condizioni economiche globali resteranno favorevoli, il governo sloveno possa prolungare o adottare misure simili per mantenere i prezzi bassi e competitivi.
La questione dei carburanti è destinata a restare centrale anche nei prossimi mesi, con una concorrenza transfrontaliera sempre più agguerrita tra i distributori sloveni e quelli italiani. In particolare, per chi vive nelle zone di confine, come Gorizia e Trieste, le politiche sui carburanti potrebbero influenzare significativamente le abitudini di consumo e la scelta del luogo in cui fare rifornimento.
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