Questa mattina, 4 maggio, sono stati finalmente recuperati con successo i tre alpinisti provenienti dalla provincia di Udine, che erano stati bloccati a circa 2300-2400 metri di altitudine, sotto Torre Chianevate, nel gruppo del Cogliàns Chianevate. Le operazioni di salvataggio, sospese nella notte a causa delle difficili condizioni meteorologiche, sono riprese all’alba, grazie a una finestra di bel tempo che ha permesso l’intervento dell’elicottero dell’elisoccorso.
I tre alpinisti, dopo aver completato la salita della via Mazzilis Moro al Pilastro della Plote, erano incappati in un problema durante la discesa. Le corde utilizzate per la calata si erano bloccate su uno spuntone roccioso, rendendo impossibile proseguire. Nonostante vari tentativi di sbloccaggio, l’oscurità ha complicato ulteriormente la situazione, impedendo di trovare il punto di sosta per la calata successiva. A causa del buio e delle condizioni di visibilità limitata, i tre alpinisti sono stati costretti a fermarsi e trascorrere la notte all’aperto, mantenendo il contatto con i soccorritori tramite telefono cellulare.
Le squadre di soccorso, composte da circa dieci tecnici della stazione di Forni Avoltri e della Guardia di Finanza, hanno passato la notte al campo base, ai Laghetti di Timau. I soccorritori hanno monitorato la situazione da remoto e, alle prime luci dell’alba, hanno valutato che le condizioni meteo erano finalmente favorevoli per il recupero. L’elicottero, infatti, è riuscito ad avvicinarsi alla zona, effettuando tre verricellate per riportare i tre alpinisti sani e salvi a valle.
I tre rocciatori, che per tutta la durata dell’incidente sono stati in costante comunicazione con i soccorritori, stanno bene e sono stati visitati dai medici a valle, ma non hanno riportato ferite gravi. La tempestività del recupero, grazie anche alla cooperazione tra le diverse squadre di soccorso, ha evitato il peggio, consentendo di risolvere una situazione che avrebbe potuto rivelarsi molto più complicata se le condizioni meteo fossero rimaste avverse.