In ambito immobiliare, negli ultimi anni non si fa altro che parlare della riforma del catasto, che, salvo nuovi ed ulteriori rinvii, dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2026. Questa riforma si pone l’ambizioso obiettivo di porre un freno al fenomeno dell’abusivismo edilizio, che colpisce storicamente il nostro paese, e ridurre l’evasione.
Una riforma attesa dalla maggior parte degli italiani, considerato che gli stessi fanno registrare la più alta percentuale di proprietari di immobili dell’intera Unione Europea. Si stima, infatti, che almeno il 70% dei cittadini del Belpaese possieda una casa di proprietà, che, numeri alla mano, equivale a quasi 43 milioni di persone, ossia oltre 18 milioni di famiglie: nessun’altra nazione europea può vantare questi numeri.
Cosa rappresenta la rendita catastale nel nostro paese
Si stima, oltretutto, che circa il 70% dei proprietari immobili non abbia in corso alcun mutuo e, quindi, posseggono totalmente il bene. Numeri, anche quest’ultimi, che fanno ben comprendere come la riforma del catasto sia un tema che riguarda, da vicino, la maggior parte degli italiani. Nell’attesa della sua attuazione, vediamo, ora, cos’è la rendita catastale e perché è importante per chi possiede un bene immobile.
Secondo i dati pubblicati nel 2021, la rendita catastale media di una casa italiana si aggira attorno ad €.500,00, per un valore complessivo degli immobili italiani che supera i 38 miliardi di euro. Negli ultimi anni, a testimonianza di un mercato immobiliare che, seppur lentamente, sta recuperando terreno dopo gli anni bui post-crisi finanziaria, il valore medio della rendita catastale è risultato in aumento.
Essa rappresenta, in buona sostanza, una sorta di “termometro” della valutazione di ogni singolo immobile, fabbricato e terreno, il primo preso in considerazione per comprendere, appieno, quant’è il loro valore. Se, ad esempio, il vostro immobile è catalogato in classe F, esso non avrà alcun valore, in quanto non ha capacità di produrre alcun reddito.
Il perché sia presente nel nostro ordinamento, è presto detto. A differenza di altri beni, come ad esempio l’automobile (che perde inevitabilmente valore nel tempo fino ad essere rottamata), la casa può potenzialmente acquisire valore nel corso degli anni, dimostrandosi un ottimo investimento soprattutto per quei soggetti che dispongono di più proprietà immobiliari.
Cosa incide sulla determinazione della rendita catastale e dove consultarla
Il valore di un immobile, sia in senso positivo che negativo, può fluttuare nel tempo a causa di diversi fattori. Basti pensare, ad esempio, a chi possiede un immobile nella zona di Milano, che ha visto letteralmente impennare il valore del medesimo grazie alla forte rivalutazione della città meneghina, diventata un esempio virtuoso di vita sostenibile grazie alla qualità della vita e ai servizi presenti.
Non si può dire altrettanto, invece, di altre zone del nostro paese, in particolar modo quelle periferiche, lontane dai grandi centri urbani e di inesistente appeal turistico: queste, nella maggior parte dei casi, hanno fatto registrare perdite di valore, talvolta, oltretutto, piuttosto marcate. La zona geografica, quindi, incide profondamente nella determinazione della rendita catastale di un immobile, da intendersi sotto svariati aspetti.
E’ molto importante, ad esempio, comprendere quali sono le potenzialità di sviluppo economico e demografico della zona dove è sito l’immobile, oltre ai servizi pubblici presenti e le imposte da dover pagare. La rendita catastale, quindi, non è altro che la rendita che l’immobile è in grado di originare “naturalmente”, al di là, poi, di quello che riesce a produrre concretamente.
Per essere a conoscenza di quanto ammonti tale valore per un immobile di nostro proprietà o, eventualmente, al quale siamo interessati, è possibile richiedere una rendita catastale in visura direttamente online, che ci fornirà il valore esatto e consentirà di poter effettuare una valutazione maggiormente esaustiva sul valore o potenzialità di un bene immobile.