Una lunga storia partita ufficialmente il 5 settembre del 1904, quando il Regio Decreto, firmato dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III, ne istituì ufficialmente la nascita. Da allora quella struttura, nata come ospizio e ricovero per anziani, è divenuta un vero e proprio centro servizi a disposizione dell’intero territorio.
Compleanno speciale per la Residenza Francescon, che domani, giovedì 5 settembre, spegnerà la bellezza di 120 candeline. Un traguardo che proietta l’ente verso nuove sfide future, nell’imminenza di importanti risultati in arrivo. Oggi la Residenza, che conta 142 posti letto e dà lavoro a 130 persone, rappresenta nel portogruarese un modello all’avanguardia sul fronte socio assistenziale. È operativa in attività di supporto alla popolazione fragile di Portogruaro con servizi a favore degli anziani soli in città, mettendo da tempo a disposizione competenze e professionalità del proprio personale anche in attività esterne come il sostegno ai familiari di persone colpite da Alzheimer.
«Questo importante traguardo -spiega la presidente dell’Ipab, Caterina Pinelli- ricorre in un anno che fa da spartiacque: fra poche settimane si concluderanno gli importanti lavori che segneranno di fatto il futuro della casa di riposo. Nei 120 anni di vita, la crescita dell’Ente è stata continua grazie all’impegno degli amministratori e alla dedizione di tutto il personale che hanno sempre messo al centro dell’attenzione i bisogni della persona anziana. Non solo all’interno della Residenza ma ora anche all’esterno con le visite a domicilio e i progetti importanti che ci vedono da tempo protagonisti».
«La Residenza Francescon – afferma il sindaco Luigi Toffolo – è un orgoglio per tutta la Città di Portogruaro, che vanta un fiore all’occhiello per il territorio. È stato per oltre un secolo, e sarà anche in futuro un partner fondamentale per l’Amministrazione Comunale nella gestione dei servizi alle persone anziane fragili».
IL PASSATO.
La “Pia Opera G. Francescon” venne istituita ufficialmente, previa deliberazione del Consiglio Comunale di Portogruaro, con il Regio Decreto del 5 settembre 1904, firmato dal Re D’Italia Vittorio Emanuele III e controfirmato dall’allora capo del governo Giovanni Giolitti. Tutto parte diversi anni prima, ossia con il testamento, datato 25.03.1867, di Giuseppe Francescon fu Matteo, che effettuò un’importante donazione a favore del Comune di Portogruaro “da impiegarsi in opere pie e di carità” e utili “a fondare e sovvenire in tutti i suoi bisogni una Casa di Ricovero e Beneficenza Pubblica in Portogruaro”. A tale lascito si aggiunsero poi quelli di Furlanis Cav. Riccardo Osvaldo fu Scipione e Marzinotto Giuseppe. La Residenza sorge in uno degli angoli più suggestivi di Portogruaro, se si considera che il celebre Padiglione San Gottardo, corpo principale e ingresso della casa di riposo, è datato ai primi anni del 1700. Lì, un tempo, vi era un complesso conventuale di Terziarie domenicane. Ma le sorprese non finiscono qui, visto che la storica chiesa di San Gottardo ha la sua origine ancor prima del Padiglione. Sicuramente, infatti, il luogo di culto esisteva già nel 1584, quando il Vescovo di Parenzo, Cesare Nores, la visitò.
IL FUTURO.
Molteplici sono attualmente gli interventi in corso. Quest’autunno, infatti, termineranno i lavori di realizzazione del nuovo centro diurno al Padiglione Santo Stefano (che ospiterà 16 anziani) e il collegamento funzionale, totalmente coperto, con il Padiglione Al Parco, vero e proprio corso, spazioso e vivibile, da cui si potrà ammirare un nuovo giardino con percorsi sensoriali. L’importo complessivo degli interventi è di 660mila euro, a cui aggiungere circa 100mila euro per gli arredi. Sempre in autunno, a ottobre, partiranno gli attesi lavori di riqualificazione del Padiglione San Gottardo grazie ai fondi del Pnrr. Verranno creati 7 alloggi per anziani non autosufficienti e 3 destinati ai nuclei familiari del territorio in difficoltà abitativa. Il progetto prevede la realizzazione di una “Stazione di Posta”, ossia un centro servizi per situazioni di grande povertà: verrà creato uno spazio lavanderia, un servizio notturno e uno per la distribuzione di capi e alimenti. L’importo dei lavori, che termineranno entro fine luglio del 2025, è di 2milioni e 50mila euro, a cui si aggiungono 260mila euro per gli arredi.
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