VICENZA – Villa Almerico Capra, conosciuta come La Rotonda, sarà protagonista del convegno “Ri-partire dal giardino: tra storia, sostenibilità e innovazione”, che si terrà venerdì 25 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.00. Questo evento di grande importanza si svolgerà presso il celebre edificio palladiano, uno dei più iconici al mondo e sito patrimonio dell’UNESCO. Costruita da Andrea Palladio per l’ecclesiastico Paolo Almerico, la villa si trova su un colle alle porte di Vicenza, circondata da uno splendido paesaggio che la rende un luogo di rara bellezza e valore storico.
La storia di Villa Almerico Capra
Paolo Almerico, dopo aver ricoperto importanti incarichi a Roma sotto i papi Pio IV e Pio V, decise di ritirarsi nella sua città natale, Vicenza. Nel 1565, affidò a Palladio il progetto per la costruzione della villa, un rifugio bucolico e allo stesso tempo un luogo di rappresentanza. Alla morte di Almerico, la villa passò brevemente al figlio Virginio, per poi essere ceduta alla famiglia Capra, che la mantenne fino all’inizio dell’Ottocento. Successivamente, la villa subì vari cambi di proprietà e fu restaurata più volte, fino all’acquisto da parte della famiglia Valmarana nel 1912. Visitata da artisti, regnanti e studiosi, oggi la villa, grazie ai fondi del PNRR, sta portando a compimento il restauro del Boschetto Romantico, che potrà essere visitato in occasione del convegno.
Un convegno dedicato alla valorizzazione dei giardini storici
Il convegno “Ri-partire dal giardino: tra storia, sostenibilità e innovazione”, organizzato dalla Fondazione La Rotonda e finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura, è un incontro di grande rilevanza. Con il patrocinio dell’Associazione Ville Venete e del Palladio Museum, e promosso da Amplificatore Culturale, l’evento si concentrerà sulla tutela, valorizzazione e gestione dei giardini storici, temi sempre più attuali in un’epoca di transizione ecologica e sostenibilità.
Il convegno rappresenta un format che verrà riproposto annualmente per creare un dialogo attivo tra esperti, studiosi e proprietari di giardini storici, favorendo il networking tra le realtà culturali, associative e imprenditoriali del territorio. Oltre a essere un’occasione di confronto su tematiche paesaggistiche e conservative, sarà anche un momento per immergersi nel fascino dei giardini storici, tesori di inestimabile valore nel contesto del patrimonio culturale italiano e internazionale.
Programma della mattinata
La giornata sarà divisa in due sessioni. La prima sessione vedrà interventi di professionisti del settore, mentre la seconda sarà dedicata a un talk con tre proprietari di giardini storici.
Il convegno sarà aperto da Nicolò Valmarana, proprietario di Villa Almerico Capra, che darà il benvenuto ai partecipanti. A seguire, Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, presenterà l’intervento intitolato “La Rotonda come macchina per guardare”, evidenziando come l’unicità della villa risieda nella sua perfetta armonia con il paesaggio circostante.
Erika Skabar, architetto specializzata in landscape planning and design, parlerà del tema “Coltivare nel bello. Paesaggio italiano e transizione ecologica”, esplorando il legame tra agricoltura, ambiente e architettura, e riflettendo su come le iniziative legate alla bellezza possano promuovere la crescita del patrimonio paesaggistico e culturale.
Chiuderà la prima sessione Judith Wade, CEO di Grandi Giardini Italiani, con un intervento intitolato “Da under-tourism a over-tourism: 25 anni di sviluppo del Horticultural Tourism in Italia”. Wade analizzerà il boom del turismo legato ai giardini storici in Italia, evidenziando come questo settore sia cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, portando nuove sfide, ma anche grandi opportunità per la valorizzazione del patrimonio verde italiano.
Dialogo tra proprietari di giardini storici
La seconda sessione del convegno sarà caratterizzata da una tripla intervista che vedrà protagonisti tre importanti proprietari di giardini storici. Nicolò Valmarana parlerà del restauro del Boschetto Romantico dell’800 di Villa La Rotonda, evidenziando l’importanza di mantenere vivo il legame tra la villa e il suo paesaggio.
Armando Pizzoni Ardemani, proprietario del Giardino Monumentale di Valsanzibio, racconterà la sua esperienza di salvaguardia di uno dei giardini barocchi più celebri d’Europa, sottolineando le difficoltà incontrate nella gestione di questo patrimonio, come la siccità e la lotta contro la piralide del bosso, un parassita che ha devastato parchi storici in tutta Europa.
Giuseppe Sigurtà, proprietario del Parco Giardino Sigurtà, presenterà il suo intervento intitolato “Parco Giardino Sigurtà: un’eccellenza italiana tra storia, fioriture spettacolari e manifestazioni per un pubblico variegato in continua evoluzione”, spiegando come la gestione del parco sia un equilibrio tra conservazione del passato e apertura verso il futuro, per continuare a offrire esperienze uniche ai visitatori.
La Rotonda e il Boschetto Romantico
Nicolò Valmarana, chiudendo il convegno, illustrerà il restauro del Boschetto Romantico e il significato storico e culturale di questo spazio verde. La villa, progettata per essere ammirata dall’alto del colle, ha sempre mantenuto un forte legame con il paesaggio circostante, e il boschetto rappresenta una delle ultime espressioni artistiche di un periodo storico ormai lontano, ma ancora ricco di fascino e significato.
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