UDINE – Un prestigioso riconoscimento nazionale ha premiato la brillante carriera scientifica della ricercatrice Rossana Roncato, attiva presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine. Grazie a uno studio innovativo sui test farmacogenetici applicati alla cura dei tumori gastrointestinali, ha ricevuto la borsa di ricerca “Paolo Preziosi” della Società Italiana di Farmacologia, condividendo il riconoscimento con un altro giovane studioso.

Terapie su misura per combattere il cancro
Il lavoro di Roncato, pubblicato sulla rivista internazionale Jama Network Open, dimostra come l’impiego dei test farmacogenetici preterapeutici, capaci di prevedere la risposta individuale a determinati farmaci, possa ridurre fino al 90% gli effetti collaterali gravi, con un impatto positivo anche su ricoveri ospedalieri e spesa sanitaria. Un risultato di enorme rilevanza per l’oncologia clinica, che conferma quanto la personalizzazione delle terapie sia oggi una strada concreta verso trattamenti più efficaci e tollerati.
Leggendo anche questo articolo, si racconta un altro prestigioso premio ricevuto da una giovane accademica italiana a Nordest.

Un modello pronto per l’adozione su scala nazionale
«I test DPYD e UGT1A1 rappresentano un passaggio cruciale verso un nuovo standard terapeutico – spiega Rossana Roncato –. Non solo migliorano la sicurezza e l’efficacia delle cure, ma rendono possibile un uso più razionale delle risorse sanitarie». Il modello proposto è già replicabile a livello nazionale, ma richiede il supporto di una rete multidisciplinare per poter essere adottato in modo uniforme.
Il riconoscimento è stato consegnato durante il Forum Pharma, direttamente dal presidente della Società Italiana di Farmacologia, Armando Genazzani, sottolineando l’importanza del contributo scientifico della Roncato alla comunità medica e farmaceutica italiana.
Ricerca traslazionale tra Udine e il Cro di Aviano
Originaria di Padova, Rossana Roncato porta avanti a Udine un’attività di ricerca traslazionale, ovvero a cavallo tra laboratorio e clinica, in stretta collaborazione con la Farmacologia sperimentale e clinica del Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano. Obiettivo delle sue ricerche è favorire l’implementazione della medicina personalizzata nella pratica clinica quotidiana, rendendo le terapie oncologiche sempre più mirate e sicure per ogni paziente.
Tra le parole chiave del suo studio, spiccano cura personalizzata, oncologia di precisione e riduzione degli effetti avversi. Il titolo del lavoro scientifico premiato – Clinical benefits and utility of pretherapeutic DPYD and UGT1A1 testing in gastrointestinal cancer – sintetizza l’approccio innovativo della Roncato e l’impatto concreto sulle terapie antitumorali.