Aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso venerdì e ad allertare in merito alla sua sparizione erano stati i colleghi, preoccupati nel non vederlo arrivare in ospedale, dove l’avevano salutato, come alla fine di qualsiasi altro giorno lavorativo, la sera precedente: stiamo parlando del caso di Davide Piccinali.
La vicenda del 39enne bresciano, medico specializzando in cardiochirurgia al San Raffaele di Milano,ha avuto l’epilogo sperato: Piccinali, infatti, è stato ritrovato nella giornata di lunedì 7 ottobre 2024.
Come rivelato dal fratello Dario, il primo a sporgere denuncia di scomparsa formale, non hanno tardato ad arrivare segnalazioni di persone che affermavano di averlo visto, senza portare, però, alcun risultato.
Subito dopo la scomparsa, la vita del medico è stata passata al setaccio, per trovare qualche possibile collegamento con la scomparsa. Profondamente dedito al lavoro, al momento delle prime indagini non è risultato legato sentimentalmente a nessuno. L’appartamento dove vive in affitto, situato a Milano in Via Clitumno, zona Parco Trotter, è stato trovato in perfetto ordine.
Il ritrovamento in un hotel a Vicenza
Per fortuna, come già accennato, l’epilogo si è rivelato quello da tutti sperato: Davide Piccinali è in vita e sta bene. Il chirurgo bresciano si era infatti registrato in un hotel di Vicenza, dove il fratello Dario lo ha raggiunto, confermando subito dopo le condizioni fisiche di salute e di Davide.
“Siamo insieme e sta bene”: con queste parole, Dario Piccinali ha rassicurato tutti in merito alla situazione di Davide, la cui sparizione aveva portato alla mobilitazione, oltre che delle forze dell’ordine, anche di alcune associazioni da anni in prima linea nell’aiutare la ricerca di persone scomparse.
Nessun problema sul lavoro
Subito dopo la denuncia di persona scomparsa, si è iniziato a parlare molto di diversi aspetti della vita del medico. La stampa nazionale ha parlato di Piccinali come di un professionista senza alcun problema sul lavoro.
Il fratello Dario ha dichiarato subito che, pur non essendo Davide abituato a confrontarsi con frequenza con i propri familiari, anche stretti, era parso a tutti tranquillo.
Ha altresì sottolineato che, il fine settimana prima della scomparsa, Davide aveva partecipato, come invitato, a un matrimonio, fermandosi poi a Brescia per restituire l’auto alla madre.
Nel week end in cui è stata formalizzata la denuncia di scomparsa, sarebbe dovuto tornare a casa della madre, come comunicato alla stessa, nei giorni precedenti, tramite messaggio.
L’alert in questura
La registrazione presso l’hotel di Vicenza da parte del giovane chirurgo ha comportato automaticamente un alert per la locale questura. Gli agenti della città veneta non hanno tardato a recarsi presso la struttura ricettiva.
Al loro arrivo, Piccinali non era presente. Le telecamere di sicurezza, però, hanno confermato la registrazione alla reception. Di lì a poco, è stato diramato un secondo alert per la registrazione presso un altro albergo, sempre nella città di Vicenza.
Questa volta, però, i poliziotti del centro urbano veneto sono riusciti a trovare il cardiochirurgo bresciano.
I motivi dell’allontanamento
I poliziotti gli hanno subito fatto domande in merito alla sua presenza lì. Piccinali ha risposto chiamando in causa l’allontanamento volontario per ragioni di natura personale.
Come precedentemente ricordato, l’appello per ritrovare il medico del San Raffaele, diffuso dai parenti, è stato raccolto in maniera pressoché immediata dall’Associazione Penelope, realtà da anni in prima linea nel supportare la ricerca delle persone scomparse in tutta Italia.
Per trovarlo, si erano mobilitati anche i colleghi del nosocomio alle porte di Milano.
La situazione, però, si è risolta nel migliore dei modi e i familiari di Davide, che dopo la denuncia si erano subito recati, insieme con gli agenti della Polizia di Stato, nel suo appartamento, trovando le luci accese, possono riabbracciarlo.
Fonte: Notizie Audaci