UDINE – Nel corso della mattinata dedicata alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’Associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol, co-fondatore e presidente, ha condiviso una riflessione profonda sull’importanza della cooperazione internazionale, partendo da esperienze personali risalenti al 1976. Durante il suo intervento, Petiziol ha rivelato che non fu semplice ottenere aiuti dall’Austria e dalla Germania in seguito al devastante terremoto che colpì il Friuli.
Riflessioni sul passato
“Nel maggio del ‘76, ottenere supporto da queste nazioni non fu un’impresa facile”, ha confessato Petiziol. La tragedia che colpì la regione non solo sollecitò l’intervento immediato ma avviò anche un processo di apertura verso l’Europa orientale. “Sono passati 50 anni. Abbiamo realizzato numerose iniziative significative per il nostro territorio. Quell’evento ci ha catapultato in una dimensione più ampia, facendoci scoprire realtà e culture ad Est”, ha continuato.
Petiziol ha ricordato i suoi viaggi in paesi della Mitteleuropa, dove la curiosità di comprendere il comunismo lo portò a scoprire valori che stavano svanendo in Italia. L’Associazione Mitteleuropa, fondata nel 1974, ha operato come un ponte culturale e diplomatico, riuscendo a creare legami anche in tempi difficili. “Prima del 1989, tentare di inviare messaggi di fratellanza oltre la Cortina era visto come un atto quasi reazionario. Ma nel 1990, quando vidi la prima macchina polacca arrivare in Friuli Venezia Giulia, fu un’emozione indescrivibile, un segno di speranza e di vittoria”.
Un messaggio di unità
Oggi, Petiziol sottolinea che l’obiettivo non è un nostalgico ritorno al passato, ma una vera e propria riunificazione dell’Europa, a partire dalle sue diverse culture. L’Associazione ha assunto nel tempo un ruolo diplomatico privato, affrontando tematiche cruciali che spaziano dalla storia alla geopolitica, fino a religione e cultura.
La deputata Debora Serracchiani ha elogiato il lavoro di Petiziol, evidenziando l’importanza della sua associazione in un momento storico in cui i valori europei sono messi in discussione. “Oggi, più che mai, è fondamentale creare nuovi canali diplomatici e di dialogo. La geografia della nostra regione ci impone di costruire relazioni che trascendano i confini”.
L’importanza della diplomazia
Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, ha rimarcato che, nonostante i confini europei siano ormai aperti e la mobilità delle persone facilitata, la diplomazia resta un elemento cruciale per costruire occasioni di dialogo e sviluppo. “La necessità di relazioni diplomatiche efficaci è più evidente che mai, soprattutto considerando le conseguenze negative quando il dialogo si interrompe”.
L’evento ha messo in luce la capacità dell’Associazione Mitteleuropa di adattarsi e rispondere alle sfide del presente, mantenendo viva la tradizione del dialogo e della cooperazione culturale tra i popoli europei.
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