MORIAGO DELLA BATTAGLIA (TV) – Un tempo, il colloquio di lavoro terminava con la frase «Le faremo sapere», una sorta di sentenza che lasciava il candidato in attesa di una risposta. Oggi, invece, sono le nuove generazioni a rispondere con un «Le farò sapere se la sua offerta mi va bene», segno di un cambiamento profondo nel modo di percepire e vivere il lavoro. I giovani di oggi, infatti, non considerano più il lavoro come l’unico obiettivo da perseguire. Al contrario, vedono il lavoro come una parte di un mosaico che include autorealizzazione, tempo libero, famiglia e attività sportiva. Se un impiego non risponde alle proprie aspirazioni, c’è sempre la possibilità di cercare altrove.
La rivoluzione dei valori della generazione Z
Questi nuovi scenari del mondo del lavoro verranno approfonditi dal sociologo Daniele Marini, ospite al Festival della Cultura di Moriago il prossimo 16 gennaio, alle 20:30. L’incontro si terrà alla Casa del Musichiere e vedrà Marini dialogare con la direttrice artistica della rassegna, Lorena Gava. Durante l’evento, Marini presenterà il suo libro “Il posto del lavoro – La rivoluzione dei valori della GenZ”, un’opera che raccoglie dati e riflessioni sul cambiamento delle percezioni riguardo al lavoro da parte delle nuove generazioni. Il volume, curato insieme alla psicologa Irene Lovato Menin, offre uno spunto di riflessione importante per comprendere come le giovani generazioni vedono il loro futuro lavorativo, mettendo in luce l’esigenza di conciliare carriera e vita privata.
Il volume e le nuove prospettive lavorative
Il libro di Marini si basa su approfondite ricerche condotte da Community Research&Analysis, in collaborazione con Federmeccanica e la Fondazione Engim. Esamina le scelte formative e professionali dei giovani italiani, proponendo soluzioni per agevolare il loro ingresso e la loro permanenza nel mercato del lavoro. Secondo gli autori, stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione culturale che le imprese non possono ignorare. Se non riescono ad adattarsi a queste nuove esigenze, rischiano di perdere attrattività e di non essere più in grado di attrarre i migliori talenti.
Secondo Marini e Lovato Menin, sebbene il lavoro rimanga un aspetto centrale nella vita degli individui, non è più visto come l’unico obiettivo da raggiungere. I giovani oggi cercano opportunità che consentano loro di combinare l’impegno lavorativo con gli altri aspetti della vita, come la famiglia, gli hobby e il tempo libero. È un cambiamento significativo: il lavoro non è più visto come una priorità esclusiva, ma come una parte di un insieme più ampio. Questa nuova prospettiva si riflette anche nel modo in cui il lavoro viene presentato dalle aziende. Come sottolinea Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore, è l’impresa che deve “vendere” il lavoro, mentre il lavoratore ne diventa il “compratore”. Una dinamica mai vista prima, che porta le aziende a dover rivedere le loro strategie per attrarre i giovani talenti.
Gli autori del volume
Daniele Marini è professore di Sociologia dei processi economici all’Università di Padova e direttore scientifico della divisione Research&Analysis di Community. Tra le sue pubblicazioni più recenti, spiccano “Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori della Quarta rivoluzione industriale” e “Una grammatica della digitalizzazione”. Ha anche curato lavori come “Le metamorfosi. Nord Est: un territorio come laboratorio” e “MutaMenti”, esplorando i cambiamenti sociali ed economici del Nord Est Italia.
Irene Lovato Menin, psicologa e ricercatrice, ha svolto attività di ricerca al King’s College London ed è laureata all’Università degli Studi di Padova. Attualmente è borsista di ricerca all’Università di Padova e collabora con la divisione Research&Analysis di Community. Si occupa di tematiche di genere e scrive per riviste come Il Sole 24 Ore e Economia Trentina.
L’evento di Moriago della Battaglia rappresenta un’opportunità unica per comprendere come le nuove generazioni stanno ridefinendo il concetto di lavoro e come le imprese possano adattarsi a queste trasformazioni. Un tema di grande attualità che coinvolge tutti, dalla politica alle aziende, e che richiede una riflessione profonda per capire come creare un mercato del lavoro che risponda alle esigenze dei giovani e delle imprese.