La gara di e svolta venerdì 17 febbraio a Taghit, provincia di Béchar, in Algeria ed e alla sua 5a edizione, con partenza alle 8.30.
La partenza nell’ oasi molto strana. L’ oasi di Taghit era stretta e si facevano 6 giri attorno a 4 boe. Mai fatta una cosa simile, assomiglia ad un fiume e c’era anche della corrente. L’ Acqua era freddissima a 11°c. Si dovevano percorrere 3.8 km, ma alla fine erano un po’ meno. Gli atleti verso la fine erano un po’ in confusione mentale, tanto che uno mi è venuto letteralmente addosso invadendomi la corsia.
Lo svedese Hultgren Marcus e Jilek Davis dalla Repubblica Ceca sono stati fianco a fianco per tutto il nuoto, uscendo assieme.
Uscito dall’acqua con un tempo di 1 h e qualche minuto, ero in ipotermia, io come tanti. Ci si cambiava in tenda, dato che in Algeria è vietato spogliarsi in ZC come avviene spesso nelle gare di triathlon un acque fredde nel nord Europa, aggiungendo variabili negative, dato che le tende erano affollate e ci si confondevano i vestiti.
Era difficile parlare, la voce era lenta come i movimenti del corpo, le mandibola erano bloccate, ma si sapeva. Difficoltà a muovere le mani e vari muscoli in crampo. Avevo una mano bloccata a pugno e sono riuscito ad aprirla non con poca fatica. La vestizione è stata difficile, calzini, tubolati, gambali, pantaloni, scarpe e copri scarpe, non è facile infilarli se hai tutto il corpo che trema e l’utilizzo delle mali si e no al 30%.
T1 (cambio swim bike) circa 20 minuti, in un triathlon normalmente si impiega un paio di minuti. Quando sono partito in bici, Degano stava arrivando, anche lui a prendere la bici in ZC e siamo, ho scambiato due parole ed ho visto che era messo peggio di me, parlava a stento, ma non era in confusione mentale. I brividi da freddo sono delle contrazioni muscolari attivare dal sistema nervoso, su impulso celebrale che avvengono quando la temperatura è bassa
generano un immediato calore, sono un campanello d’allarme che viene lanciato per dirci che la soglia di temperatura corporea sta’ scendendo troppo sotto la soglia di sopportazione.
Nel momento che questi spasmi si bloccano, ma noi siamo ancora in acqua fredda, significa che il nostro cervello ha valutato che il dispendo energetico per sostenere questo meccanismo è troppo energivoro e mette in atto un sistema per il ‘’taglio delle periferie’’, tra cui i brividi, al fine di non disperdere ulteriormente calore.
A me la pelle ha ”vibrato” sempre in acqua, mentre a Degano il sistema di vibrazione si era fermato all’ultimo giro swim. Presumibilmente lui aveva una temperatura corporea sotto i 35,5°C.
Frazione bike 172 km, i primissimi chilometri erano difficili anche se con il vento a favore, proprio per una certa mancanza di lucidata mentale e consapevolezza dovuta all’uscita dall’ipotermia. A me pareva di non pedalare e le sensazioni che mi arrivavano erano lentissime, non provavo dolore e l’udito era fiacco. Fatto il giro di boa, dall’osali fino all’ingresso al sito ‘’gravure rupestre’’ dove la strada finisce, ho trovato tanto vento contro per i primi 50 km, con dune e Sali scendi, dove le forze mi sono tornate. Questo tratto bike era bellissimo, uno dei più belli mai fatti nella mia vita.
Successivamente, arrivati nel villaggio, partiva un bastone da fare su 5 loop, senza dune e quindi in balia del vendo con dromedari sui lati. Io ho chiuso la bike sotto le 6 ore e Degano a 7.
Run iniziato bene la maratona 42 km.
Erano 6 loop con 3.4 km nel deserto su sabbia dove si sprofondava con le scarpe, c’era vento crescente che sollevava la sabbia, ma con bandata sulla bocca ed occhiali da sole, riuscito a ripararmi bene, ma dopo un paio di ore il vento si stava trasformando in una tempesta di sabbia, ma con il calo del buio, non potevo più utilizzare gli occhiali e quindi la situazione si era fatta difficile. L’organizzazione avevamo messo degli indicatori luminosi infilati nella sabbia che tracciavano il percorso. Correre nel deserto di notte con una tempesta di sabbia e vento e stato duro ma indimenticabile e suggestivo da morire.
Io ho chiuso in 13 h e 31′ e Degano il 14h.38′ .
Il livello degli atleti in gara era altissimo. Il primo e secondo erano a 2 minuti e mezzo all’inizio del Run. Ma lo svedese ha staccato il ceco nei primi passi nel deserto.
1° uomo in 9 ore e secondo a 14 minuti dal primo. Tra le donne prima Linda Janisca ceca in 12 h 40′ seconda l’americana Jara Riedmann con 12h 56′.
La festa finale fatta in tenda beduina e stata bellissima.
Sono stati dati fuori 4 slot per avvedere ad Aquaticrunner IWC world Championship Swimrun tra Grado e Lignano del 23 settembre 2023.
La partnership mi è piaciuta da subito. Era partita nel 2019 ma poi con il covid e saltato tutto. Per fortuna siamo riusciti a portarla avanti. Proseguirà per un paio di anni
Sono 2 le gare ironman distanze che ha assegnano slot, questa e extememan in Ungheria. Tutta gare particolari . Questa e organizzata dalla repubblica ceca, infatti il numero di partecipanti cechi era alto. Da loro e dall’ Ungheria a sono solo 4 ore di macchina per arrivare a Grado o Lignano, località che tutti loro conoscono molto bene. Non cediamo di ampliale per ora il panorama ad altre gare ironman distane. Mentre si aprirà ad altre gare di swimrun. Provabile entrerà una gara dalla Svezia già nel 2023.
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