San Vito al Tagliamento, 22 luglio 2020 – Questa mattina è entrata in azione una ditta specializzata incaricata da Eni per le operazioni di taglio del maestoso albero che caratterizzava l’area dell’ex stazione di servizio di viale del Mattino.
Una zona strategica a due passi dal centro storico ancora in carico all’azienda. Si tratta di un platano dalle dimensioni ragguardevole, alto circa 20 metri, con un’età di oltre un secolo almeno. Il taglio dell’albero si è reso necessario dopo che è stato constatato lo stato di salute ormai irreversibile: l’essenza infatti era ormai secca.

La causa? Si è scoperto che aveva contratto il “cancro colorato” del platano, una malattia fungina causata dal fungo ascomicete Ceratocystis fimbriata che parassitizza i platani portandoli alla morte, senza possibilità di intervento.
Scoperta la situazione, il Comune ha avviato il protocollo sanitario richiesto in questi casi, allertando al contempo l’Arpa FVG. Dopo il responso inequivocabile, oggi, 22 luglio, sono partite le operazioni di taglio da parte di Eni, marchio mondiale della distribuzione di rifornimenti che porterà avanti a compimento l’operazione di ripristino del sito. Infatti, l’area è ancora ad uso di Eni e solo una volta che il sito sarà riconsegnato al Comune di San Vito, esso potrà avviare il progetto di riqualificazione voluto dall’Amministrazione comunale e utile a regalare ai sanvitesi un nuovo spazio verde cittadino.
E così, a intervento ultimato, sembrerà di trovarsi, dopo decenni, in una piccola piazza, richiamando l’aspetto che la zona aveva un secolo fa e cioè quella di area verde. Zona che per oltre un secolo ha ospitato la funzione di Foro Boario (mercato degli animali). A finanziare l’intervento oltre all’ente comunale è la stessa Eni.

Ma perché Eni ha in gestione l’area di proprietà comunale? Il sito tra via Mercato e viale del Mattino, in Fontanis, che vedrà ricavare un piccolo parco, fino a poco meno di 3 anni fa ospitava una stazione di rifornimento. Eni ha iniziato le operazioni di bonifica ma il passaggio non si è ancora perfezionato e nel frattempo è emersa la necessità di provvedere al taglio del grande platano.
L’area di servizio dove sorgeva il distributore di carburante dell’Eni è stata chiusa a ottobre 2017 (aperta a metà degli anni ’60) e l’impianto in superficie era stato rimosso poco dopo. Lo spiazzo era rimasto vuoto, in attesa del primo intervento più corposo ovvero la rimozione dello scatolare in cemento, un manufatto per isolare le cisterne di carburante dalla falda acquifera presente. “Un’operazione non scontata – afferma il Sindaco Antonio Di Bisceglie -. La bonifica del sito è durata qualche settimana ed è stata a costo zero per l’ente comunale, così come per il platano: come da accordi è l’Eni che finanzia i lavori”.
Per quanto concerne i lavori di ripristino dell’area in una piazza, si dovrà attendere ancora. Prima infatti si deve perfezionare il passaggio alla proprietà e cioè al Comune di San Vito. Il progetto, già presentato ai residenti, si basa anche su una foto d’epoca che mostra com’era la zona agli inizi del Novecento. “La volontà è che torni così com’era prima che si insediasse la stazione di servizio – conferma il Sindaco Di Bisceglie – ovvero un’area verde, con panchine per sedersi e migliorando l’accessibilità dei marciapiedi dell’area”.
Già scelto il nome della futura area verde e cioè Foro Boario. Infatti, per tutto il secolo scorso, fino agli inizi degli anni ’60, l’area, a due passi della Fosse e dunque dal centro storico, era una zona attrezzata che ospitava la fiera mercato degli animali, dagli animali da cortile fino a quelli con taglie decisamente più grandi.