San Vito al Tagliamento (PN), 17 settembre 2024. Sono stati fatti nuovi, importanti, passi in avanti nel campo della sostenibilità da parte del Comune di San Vito al Tagliamento. Il Comune in provincia di Pordenone aveva già aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili e redatto il suo primo Rapporto di sostenibilità: mentre ieri, lunedì 16 settembre 2024, ha presentato alla cittadinanza il secondo. Segno che le politiche di sostenibilità hanno bisogno di cura costante e di essere portate avanti nel tempo per risultare efficaci, tangibili e misurabili.
Non solo. Il Comune friulano è stato incluso nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024, volume pubblicato dalla Rete che è stato presentato ieri insieme al Rapporto all’Antico Teatro Arrigoni di piazza del Popolo. Si tratta del primo comune del Friuli Venezia Giulia presente nella Guida. All’iniziativa sono intervenuti Alberto Bernava (sindaco di San Vito al Tagliamento), Federica Del Frè (consigliera delegata al bilancio e referente per la Rete dei Comuni Sostenibili), Maurizio Gazzarri (direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili) e i referenti di progetti che hanno dato il via alle buone pratiche di sostenibilità del Comune.
Il secondo Rapporto di sostenibilità di San Vito al Tagliamento
La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal Comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato il Rapporto che, lo ricordiamo, valuta una serie di indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei. La Rete dei Comuni Sostenibili è aperta a tutti i comuni, unioni dei comuni, province, città metropolitane e regioni, di qualunque colore politico sia l’amministrazione in carica.
Rispetto al precedente Rapporto di sostenibilità, San Vito al Tagliamento vede incrementare dall’82,1% all’88,9% la positività degli indicatori quantitativi su materie di competenza comunale nel breve periodo, cioè negli ultimi 3 – 5 anni. Contestualmente la positività degli indicatori qualitativi sale dal 40% al 60,9%.
Tra i dati quantitativi più significativi si segnalano:
– L’incremento fino all’89% dell’uso di alimenti biologici nelle mense comunali.
– L’aumento dei bambini frequentanti gli asili nido e le scuole dell’infanzia (per queste ultime con una notevole capacità di attrazione dai comuni vicini).
– La diminuzione dei consumi elettrici per gli edifici comunali, conseguenti ad azioni di riqualificazione e risparmio energetico.
– Il superamento del 93% nella transizione a led dell’illuminazione pubblica.
– L’aumento dell’organico della PM e della videosorveglianza.
Tra gli indicatori qualitativi, positive le azioni su:
– Conferma della bassa addizionale comunale Irpef per meno abbienti.
– Conferma degli eccellenti tempi di pagamento delle fatture.
– L’avvio dello studio di fattibilità per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile.
– L’avvio dell’iter per il Master Plan del Verde Urbano.
– La presenza di giochi accessibili nei parchi verdi.
– La presenza del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
– L’adozione della Carta di Avviso Pubblico.
“Abbiamo creduto nelle politiche di sostenibilità fin dall’inizio – affermano il sindaco di San Vito al Tagliamento Alberto Bernava e la consigliera Federica Del Frè –. Ed eccoci qui a presentare il secondo Rapporto di sostenibilità, quindi una seconda fotografia delle azioni che abbiamo intrapreso e delle buone pratiche che abbiamo abbracciato e adottato, e l’ingresso del Comune di San Vito al Tagliamento nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024, unico comune della nostra regione. Sono risultati incoraggianti, ma ancora di più lo sono i numeri indicati dal secondo Rapporto: tra i tanti risultati, sottolineiamo quelli di carattere socioeconomico, che verranno ulteriormente rafforzati con gli importanti investimenti in atto. L’agenda 2030 per noi rappresenta una bussola, una stella polare che ci orienta nella strada dello sviluppo sostenibile; il report di sostenibilità ci offre lo strumento della misurazione dei dati, dell’obiettività delle valutazioni. Con questo approccio vogliamo uscire dalla logica della percezione ed entrare sempre di più nell’analisi empirica dei risultati”.
“San Vito al Tagliamento è un comune all’avanguardia per le politiche di sostenibilità e per le buone pratiche messe in campo – commenta Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Gli indicatori misurati in questo secondo Rapporto di sostenibilità sono in decisa crescita e, andandoli a leggere attentamente, si può notare che riguardano temi eterogenei: si spazia dall’incremento dell’illuminazione al led, all’avvio dell’iter per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, fino all’incremento del cibo biologico (quasi il 90% degli alimenti) nelle mense comunali. Per cui, complimenti all’amministrazione comunale, al personale degli uffici e ai cittadini, il cui impegno è fondamentale per alzare l’asticella e raggiungere nuovi obiettivi di sostenibilità: buone pratiche virtuose da esportare”.
Cos’è la Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024
La Guida, pubblicata da Edizioni ETS, è pensata per i viaggiatori che scelgono il turismo sostenibile, lento, accessibile, green e smart e che in queste pagine possono scoprire nuove mete e trovare spunti nuovi visitare le città e i paesi della Rete dei Comuni Sostenibili, tra beni recuperati tramite progetti di rigenerazione urbana e aree verdi riqualificate.
Il volume inoltre rappresenta un punto di riferimento per gli amministratori, che qui trovano esperienze virtuose, buone pratiche e modelli di successo a cui ispirarsi. All’interno ci sono i luoghi della sostenibilità da visitare, con una descrizione delle principali informazioni e caratteristiche, oltre a una panoramica sulle esperienze virtuose di comunità sostenibili. Un qr-code rimanda a ulteriori approfondimenti, documenti e video. Arricchiscono la Guida anche alcuni contributi esterni, tra cui quelli di Enrico Giovannini (direttore scientifico di ASviS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Marta Grelli (fondatrice di Travelin, piattaforma di turismo accessibile) ed Emilio Casalini (giornalista e conduttore di Generazione Bellezza su Rai 3).
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione
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