UDINE, 2 ottobre 2024 – Nella prima giornata sotto la Loggia del Lionello si parlerà di intelligenze del mondo animale e vegetale, del valore della memoria e della produzione sostenibile del cibo. Il festival Collega-menti, organizzato dall’Università di Udine, con il sostegno di PromoTurismoFVG e del Comune di Udine, si svolgerà da venerdì 4 a domenica 6 ottobre in diversi luoghi del centro storico del capoluogo friulano. Sarà dedicata alle scuole l’apertura dell’evento, che mira a coinvolgere la comunità in un dialogo attivo con la scienza.
L’apertura con Vincenzo Schettini
Il noto fisico e divulgatore Vincenzo Schettini aprirà il festival venerdì 4 alle 9.30 al Teatro Giovanni da Udine con “La fisica che ci piace”, conferenza dal titolo omologo al best seller che ha sfiorato la soglia delle 100mila copie vendute. L’evento dell’istrionico professore, seguitissimo sui social dai giovanissimi, sarà moderato dal giornalista Marco Carrara, ideatore e conduttore di “Timeline” e volto di “Agorà” su Rai3. Questa presentazione è stata realizzata con il sostegno e la collaborazione della Scuola Superiore dell’ateneo.
Laboratori e dialogo con i ricercatori
Già dal pomeriggio di venerdì 4, due laboratori e tre eventi aperti al pubblico permetteranno ai cittadini di dialogare con i ricercatori, trasformando il capoluogo friulano in uno spazio dove osservare, ascoltare e fare esperimenti, toccando con mano i diversi tipi di “intelligenze”. Questo è il tema del festival che nei tre giorni sarà declinato e approfondito nei diversi saperi.
Alle 16.30, nell’ingresso del Museo Diocesano, Fabio Vendruscolo, docente di Filologia greca e latina, curerà il laboratorio, su prenotazione, per un massimo di 20 persone, “Libri come capsule del tempo”. Pochi sanno infatti che Udine custodisce uno straordinario nucleo di manoscritti greci che testimoniano la sapienza antica, da Aristotele ai Padri della Chiesa. Negli spazi della Biblioteca Arcivescovile sarà possibile vedere e sfogliare alcuni di questi preziosi volumi e scoprire le tracce di possessori illustri come Pico della Mirandola, di operosi copisti e di vicende che hanno attraversato la Storia.
Alle 17, nella sala Valle di palazzo Morpurgo, su prenotazione per un massimo di 20 partecipanti, i geografi Salvatore Amaduzzi, Dario Bertocchi, Giorgia Bressan, Anna Brusarosco, Andrea Guaran, Mauro Pascolini, Federico Venturini, Francesco Visentin e Gian Pietro Zaccomer illustreranno l’intelligenza collettiva per paesaggi di qualità. Spiegheranno il lavoro dei geografi al servizio dei professionisti che operano sul territorio, con l’obiettivo di riflettere sulla gestione partecipata dei corsi d’acqua, sull’assunzione di responsabilità generale nella gestione dei rifiuti o sulla fruizione ricreativa e turistica del territorio.
Incontri di approfondimento
Tre gli incontri in programma sotto la Loggia del Lionello. Alle 17.30, si parlerà di cibo intelligente con Giorgio Alberti, docente di Selvicoltura, pianificazione ed ecologia forestale, Silvia Bolognini, professoressa di Diritto agrario e alimentare, Paolo Ceccon, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee, e Gioietta Maccioni, che insegna Diritto agrario e alimentare. L’incontro sarà moderato dal giornalista e podcaster Antonio Massariolo. Tanto indispensabile quanto impattante dal punto di vista ambientale, la produzione di cibo ha la necessità di un cambio di marcia verso la sostenibilità. Durante l’incontro si farà il punto sullo stato dell’arte di questo tema fondamentale per la sopravvivenza degli esseri umani.
A seguire, alle 19, sempre sotto la Loggia, Anna Frangipane, docente di Architettura tecnica, Francesco Pitassio, professore di Discipline cinematografiche, e Andrea Zannini, che insegna Storia dell’Europa, moderati dalla critica letteraria e autrice Martina Delpiccolo, dialogheranno sull’importanza della memoria per la nostra sopravvivenza. Idee, strategie e invenzioni infatti nascono sulla base di quanto abbiamo appreso. Sia essa personale o collettiva, la memoria di fenomeni, fatti e azioni che abbiamo visto in modo diretto o che ci arriva tramite l’opera di persone vissute nel passato ci aiuta a immaginare come sarà il futuro.
Infine, alle 20.30, la prima giornata di festival si chiuderà con l’incontro dal titolo “Altre intelligenze: le strategie inaspettate della vita”, alla scoperta delle diverse forme di intelligenza esistenti in Natura. Francesco Boscutti, docente di Botanica, Stefano Filacorda, professore di Ecologia e biologia della fauna, Gestione e conservazione della fauna e One Welfare, Lucilla Iacumin, che insegna Microbiologia, e Francesco Nazzi, docente di Entomologia, moderati dal giornalista Federica D’Auria, ci condurranno nel regno animale per scoprire le strategie di adattamento per sopravvivere e prosperare nei diversi habitat naturali, senza dimenticare le piante e i microrganismi.
Le mostre permanenti
Venerdì 4 apriranno anche le quattro esposizioni permanenti allestite per le giornate del festival. Tre gli appuntamenti negli spazi di palazzo Morpurgo. Dalle 16 alle 20, attraverso le immagini della mostra fotografica “I paesaggi del rischio e del degrado”, i geografi dell’ateneo offriranno alcuni spunti di lettura dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia. Grazie all’installazione “Ablazione sonora”, curata da un’équipe coordinata da Sergio Maggioni, sarà possibile ascoltare 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio dell’Adamello, riflettendo sulle conseguenze negative dei cambiamenti climatici per gli ecosistemi fragili. Infine, lo spazio dedicato all’Azienda Agraria Servadei dell’Università di Udine offrirà la possibilità di scoprire sia le attività di ricerca in laboratorio e sul campo sia di conoscere e acquistare i prodotti dell’azienda, come miele, vino e birra.
A pochi passi da palazzo Morpurgo, sempre in via Savorgnana, negli spazi antistanti all’ex cinema Puccini, ci sarà infine l’installazione immersiva mobile “Big Bang Machine” a cura di Vincenzo Napolano, capo comunicazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo, che farà vivere un viaggio virtuale nello spazio e nel tempo all’origine dell’Universo in sessioni da 30 minuti dalle 16 alle 19.30, per un massimo di sette partecipanti, su prenotazione obbligatoria.
La vetrina con 25 ricerche
Nei suggestivi spazi della chiesa di San Francesco sarà allestita una vetrina con ben 25 tra esposizioni e laboratori dell’ateneo. Visitabile già da venerdì 4 dalle 16 alle 20, questa grande mostra-laboratorio offrirà a tutti l’occasione di scoprire in modo interattivo le numerose attività di ricerca dell’Università di Udine.
Tutto il programma dettagliato e le modalità per prenotarsi ai laboratori su festivalcollegamenti.it.
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