Salvini limita lo sciopero: precettazione contro il caos
In previsione dello sciopero di otto ore programmato per il 29 novembre, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha emesso la precettazione. “Per evitare ai cittadini italiani un altro venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero proclamato da alcuni sindacati per venerdì”, ha affermato il leghista in un video.
Uil: “Contesteremo la precettazione”
“Contesteremo la precettazione presso gli organi competenti, presenteremo immediatamente il ricorso. Abbiamo letto ovviamente le motivazioni, ma eravamo preparati poiché è il secondo anno consecutivo che il ministro Salvini precetta i trasporti durante uno sciopero di Cgil e Uil. Non ricordiamo la stessa celerità durante altri scioperi indetti da altri sindacati. Sembra che ci sia un tentativo di mettere in discussione il diritto allo sciopero e una corrispondenza preoccupante tra la commissione di garanzia e la politica, con la commissione di garanzia che risponde agli input di un ministro che si preoccupa solo di ridurre gli spazi democratici in questo paese.” Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, all’Adnkronos.
Cgil: “Il ministro conta i numeri ma non considera le cause”
“Invece di concentrarsi sui numeri, il Ministro Salvini dovrebbe chiedersi perché ci sono così tanti lavoratori che sono costretti a scioperare per rivendicare i propri diritti e un salario adeguato”, ha dichiarato la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, commentando le dichiarazioni del ministro Salvini. “Secondo le nostre rilevazioni, nel trasporto pubblico locale, dove operano circa mille aziende pubbliche e private a livello nazionale, la media mensile degli scioperi negli ultimi 24 mesi è stata di 17. Durante il governo Gentiloni, dal 2016 al 2018, la media mensile degli scioperi è stata di 22 in 19 mesi. Mentre durante il governo Renzi, in 34 mesi, la media mensile è stata di 18 scioperi.”
Opposizioni criticano la precettazione di Salvini
“È tristemente diventato un copione, quello del governo che rifiuta il dialogo con i lavoratori, respinge i tentativi di esporre le proprie ragioni e, con la precettazione, nega persino il diritto di sciopero. Una violazione grave, che condanniamo fermamente”, ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein.
“Salvini sta scientificamente lavorando per ridurre il diritto di sciopero. Un diritto garantito dalla Costituzione e che non è nelle mani di un ministro pronto a mettere sotto pressione, attraverso la sua intensa attività propagandistica, persino l’autorità di garanzia sullo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. È un comportamento grave che mette uno contro l’altro i lavoratori. Vorremmo ricordare a Salvini che chi sciopera rinuncia a una parte del proprio stipendio. Deve essere rispettato, non criminalizzato.” Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, insieme alla deputata Maria Cecilia Guerra.
“C’è un ministro in Italia che invece di impegnarsi per garantire l’efficienza del trasporto pubblico durante tutto l’anno, perde tempo diffondendo odio sui social contro i suoi avversari politici e i più deboli, e si impegna solo nel tentativo di cancellare il diritto dei lavoratori a scioperare, sancito dalla Costituzione e da decenni di lotte democratiche in questa Repubblica.” Questo è quanto ha scritto sui social Nicola Fratoianni di Avs. “In ogni caso, un ministro assolutamente inadeguato e inqualificabile. Salvini può stare sicuro che le sue intimidazioni non spaventeranno nessuno e la risposta dei lavoratori di questo Paese sarà pacata, decisa e unitaria contro la sua arroganza.”
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