SPILIMBERGO si prepara ad accogliere il 103° anno formativo della Scuola Mosaicisti del Friuli, un evento che si svolgerà lunedì 30 settembre 2024. Quest’anno, la cerimonia inaugurale avrà luogo in una location d’eccezione: la Chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, conosciuta anche come chiesa dei Frati. Questo edificio, ricco di storia e arte, è famoso per il suo coro ligneo rinascimentale ed è il luogo dove la Scuola ha realizzato le stazioni della Via Crucis. Questa scelta non è casuale; rappresenta un’opportunità per i nuovi allievi di immergersi fin da subito nel contesto culturale e artistico che caratterizza la culla dell’arte musiva.
Un momento di condivisione e auguri
La giornata di inaugurazione si preannuncia ricca di significato, con la presenza non solo degli studenti, ma anche dei docenti e del personale tecnico e amministrativo della Scuola. Questo incontro ufficiale sarà un momento di condivisione e di buon augurio, prima di tornare all’attività didattica e alle pratiche quotidiane che caratterizzano i primi giorni di scuola.
Volti nuovi e aspirazioni
Tra i partecipanti, ci saranno volti nuovi: gli allievi che intraprenderanno il loro percorso formativo di tre anni per diventare Maestri Mosaicisti. Questi giovani, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Francia, Polonia, Russia, Romania e Albania, sono pronti a vivere un’esperienza di studio che li porterà a esplorare il mondo dell’arte e dell’alto artigianato artistico. Saranno accompagnati dagli studenti del secondo e terzo corso, i quali, già più esperti, affronteranno le sfide necessarie per affinare le loro competenze.
Un respiro internazionale
La Scuola Mosaicisti del Friuli non è solo un luogo di apprendimento, ma un vero e proprio crocevia culturale. Con l’arrivo di studenti provenienti anche da Australia, Grecia, Germania e Ucraina, si amplifica l’accezione internazionale dell’istituzione, creando un ambiente di scambio e arricchimento reciproco.
Preparativi e collaborazioni
Nel mese di settembre, il personale della Scuola ha lavorato intensamente per preparare i laboratori e organizzare i materiali necessari. La stesura dei programmi didattici e la pianificazione di progetti comuni hanno impegnato gli insegnanti, che hanno avviato collaborazioni con laboratori e professionisti esterni, sia regionali che non. Queste sinergie rappresentano un’importante opportunità per i ragazzi, mirata a potenziare le loro competenze e a facilitare il contatto con il mondo del lavoro.
Il ritorno dell’attività formativa
Con l’inizio di ottobre, l’attività didattica riprenderà a pieno ritmo, riportando nei corridoi della Scuola il suono caratteristico delle martelline, strumento emblematico dell’arte musiva. La Scuola rimarrà aperta per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questa storica istituzione e per chi è curioso di scoprire il metodo “learning by doing”. Questo approccio evidenzia l’importanza dell’esperienza pratica, che rende unico e irripetibile il processo di apprendimento.
Inoltre, la Scuola Mosaicisti del Friuli vuole essere un luogo di incontro e dialogo, dove l’arte e il mosaico non sono solo tecniche artistiche, ma anche veicoli per costruire relazioni e amicizie basate sul rispetto e la multiculturalità.
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