“Alla luce di quanto sta accadendo in queste prime settimane di riapertura delle scuole (attualmente abbiamo 90 classi in isolamento e 85 positivi, cioè lo 0,02% degli studenti veneti), ho inoltrato al Ministero alcune istanze per snellire l’iter e gestire in maniera più efficiente lo screening”.
Lo afferma il governatore del Veneto Luca Zaia con una nota che prosegue:
“Abbiamo chiesto per esempio la possibilità di utilizzare il tampone rapido nello screening scolastico, ne ho parlato personalmente con il ministro. Lo si fa a tutta la classe del positivo e si resta a scuola: la USCA va in classe senza complicare la vita ai genitori e farli mettere in coda ad un punto di accesso”.
“Chiediamo poi che torni ai medici e pediatri di libera scelta la facoltà di decidere se mandare al tampone un paziente oppure no, perché solo loro sanno distinguere situazione da situazione”.
“Puntiamo soprattutto al fare restare in classe gli studenti negativi, senza isolamento a casa. In questi casi, il primo tampone si fa in classe, e poi viene ripetuto sette giorni dopo, sempre in classe, evitando così gravi disagi ai genitori”.
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