BRESCIA – I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine hanno recentemente eseguito un sequestro preventivo di numerosi oggetti d’arte per un valore complessivo di oltre 1.600.000 euro. Le operazioni sono scattate dopo un’indagine su due indagati della provincia di Brescia, accusati di ricettazione e riciclaggio di opere d’arte. Il sequestro ha riguardato ben 284 reperti e 578 oggetti d’arte, tra cui 23 dipinti rubati tra il 1971 e il 2009, e 5 opere contraffatte di noti artisti contemporanei.
Indagini partite dal web e accertamenti sulla provenienza
Nel 2020, i Carabinieri TPC hanno individuato un dipinto, un olio su rame del XVII secolo, messo in vendita online da un privato della provincia di Brescia. Dopo aver confrontato l’immagine con la “Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti”, è emerso che il quadro, pur presentando alcune difformità, fosse il Santa Caterina da Siena rubato nel 2009 in provincia di Perugia. Le successive perquisizioni hanno portato alla scoperta di numerose altre opere d’arte di valore, provenienti verosimilmente da furti.
La “sproporzione” e la confisca preventiva
Gli accertamenti sui beni sequestrati hanno rivelato che gli indagati non potevano giustificare il possesso di tali opere con il proprio tenore di vita e le fonti di reddito. Pertanto, è stata avviata una confisca preventiva basata sulla sproporzione tra il valore delle opere e le possibilità economiche degli stessi. Inoltre, sono state sequestrate 5 opere false, tra cui dipinti di Michele Cascella, Mario Sironi e Renato Guttuso, destinati alla distruzione.
Sequestro e restituzione dei beni ai legittimi proprietari
Il sequestro preventivo ha coinvolto un ampio numero di beni: 127 dipinti antichi e moderni, 15 cornici di pregio, 4 candelabri, 19 statue di marmo, 8 orologi antichi, e altre opere di valore. Gli oggetti sono stati trasferiti in un luogo sicuro per la custodia, e alcuni sono stati già restituiti ai legittimi proprietari dopo essere stati riconosciuti.