TRIESTE. Giovedì 15 maggio 2025 alle ore 16.00 a Trieste, presso la sede dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata (IRCI), si terrà il convegno Il veneto nell’alto Adriatico. Percorsi linguistici tra storia e cultura. Il simposio si propone di illustrare le complesse relazioni tra le parlate della vasta area costiera tra Italia, Slovenia e Croazia, area interessata, a partire dal tardo Medioevo, dalla pressione politica ed economica della Repubblica di Venezia.
“Il veneziano ha esercitato una forte influenza a partire dall’XII-XIII secolo sulle parlate di tutte le comunità rivierasche, dalla laguna di Venezia, al Friuli, all’Istria e alla Dalmazia. Fungeva da lingua dei commerci, che si svolgevano un tempo soprattutto via mare, una lingua franca che andrà ad assumere un ruolo sempre più importante per le comunità poste sotto il governo della Serenissima” – spiega Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana – “Dopo la sua affermazione sul mare, tra Adriatico e Mediterraneo orientale, il veneziano eserciterà una pressione crescente sulla terraferma veneta, sul Friuli, sull’Istria e su altre regioni, sovrapponendosi alle parlate autoctone preesistenti, proponendo un modello municipale di notevole prestigio”. Nel corso del convegno si proporranno materiali e riflessioni sulle relazioni linguistiche dell’area alto adriatica e si presenteranno le linee generali del progetto Veneto nell’alto Adriatico (VALTA), che mira a organizzare un repertorio lessicale in linea delle varietà dell’intera area (www.atlanteveneto.it). Fondamentali, a questo proposito, sono le ricchissime raccolte degli atlanti disponibili, a partire dall’Atlante linguistico italiano, l’Atlante storico linguistico etnografico friulano, e l’Atlante linguistico istroveneto dell’Istria nordoccidentale. L’organizzazione del convegno ha visto la collaborazione di diversi enti e istituzioni: l’IRCI di Trieste, che ospita l’incontro, la Regione Veneto, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Società di Minerva e la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia. “Sono davvero grato a tutti gli enti patrocinatori e sostenitori del convegno – dichiara ancora Vicario – enti che hanno accolto con favore l’invito della Società Filologica Friulana a creare una “rete” di istituzioni del territorio pronte a condividere conoscenze ed esperienze comuni. Lo spirito di collaborazione è la migliore risposta, ritengo, alla domanda di valorizzazione e di promozione dello straordinario intreccio di lingue e culture, che rendono unico il nostro contesto”.
UDINE A Udine giovedì 15 maggio alle 18 nella sede della Filologica a Palazzo Mantica in via Manin e in diretta streaming su www.setemane.it presentazione del volume “Acque Vive – La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia”. Questo nuovo libro di Cristina Noacco (ed. Ribis) descrive un viaggio da Sappada a Trieste che si svolge lungo i corsi d’acqua. Protagonista è un narratore che compie una ricerca dell’essenza dei luoghi, raccogliendo storie, testimonianze e poesie dal Piave al Rosandra (gli zattieri del Piave, la diga del Vajont, le Lotte del Cormôr) e la cui storia si rivela legata ai fiumi percorsi: un invito a conoscere, rispettare e amare il patrimonio fluviale della nostra regione. Dialoga con l’autrice Elisabetta Feruglio (SAF). La presentazione sarà arricchita da una proiezione, musiche e letture.
Sempre alle 18 al cinema Visionario proiezione e presentazione del film “Penne nere (1952) – La prima volta di Cinecittà in Friuli. La Cineteca del Friuli presenta il film di Oreste Biancoli per la prima volta nel restauro in 4K realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Friuli Venezia Giulia. Girato nel 1952 in Carnia, prevalentemente a Sauris, Penne nere è ambientato durante la guerra, nei mesi dell’occupazione cosacca fra il 1944 e il 1945. Oltre a proporre in forma di fiction uno spaccato di storia del Friuli, il film restituisce alla visione il paesaggio e l’architettura tradizionale saurana. Fra gli interpreti Marcello Mastroianni, Marina Vlady ed Enzo Stajola. Introduce Carlo Gaberscek.
GORIZIA A Gorizia in Casa Ascoli giovedì 15 maggio alle 18.30 conferenza in musica “L’emigrazione friulana”. Nell’ambito del progetto “Crossroads – Storie
di emigrazione ed immigrazione” l’Associazione culturale-musicale S. Paolino d’Aquileia propone una disamina dei caratteri fondamentali che hanno riguardato un fenomeno dal rilevante impatto sociale e culturale per la comunità friulana. Accanto all’aspetto storico ed antropologico, viene proposta una caratterizzazione musicale atta a rappresentare una dimensione artistica sia sviluppatasi in ambito popolare sia rappresentativa dei luoghi oggetto delle migrazioni. Conferenza di Stefano Perini con l’Ensemble di fiati S. Paolino. Inoltre nella sala Incontro della Parrocchia di San Rocco alle 20 rappresentazione sulla storia della Amideria Chiozza di Ruda “Amìde (Dôs maris e une fabriche)” – Atto unico in lingua friulana di Carlo Tolazzi Lettura scenica di Aida Talliente.
TARCENTO Il Premio Chino Ermacora vedrà giovedì 15 maggio a Tarcento la cerimonia di premiazione del concorso dedicato alle scuole. La valorizzazione della lingua friulana e della cultura locale passa anche attraverso le nuove generazioni. È con questo spirito che la Società Filologica Friulana promuove ogni anno il Premio Chino Ermacora, un concorso rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. L’edizione 2025 si concluderà con la cerimonia di premiazione il 15 maggio alle 17 in Sala Margherita a Tarcento, città che ospita con particolare orgoglio l’iniziativa. Il premio, intitolato alla memoria del grande linguista e studioso friulano Chino Ermacora, intende stimolare nei più giovani l’amore per il friulano e il senso di appartenenza al territorio, incoraggiando l’espressione creativa in lingua madre attraverso testi, disegni, racconti e progetti multimediali. Il Premio Chino Ermacora si inserisce all’interno del calendario della Setemane de Culture Furlane, una rassegna di eventi promossa dalla Filologica per celebrare e diffondere il patrimonio culturale, linguistico e storico del Friuli. La manifestazione rappresenta un momento fondamentale per il coinvolgimento di tutta la comunità e per la promozione di iniziative che parlano ai giovani e al futuro. “Il Premio Chino Ermacora rappresenta un momento significativo per la nostra comunità – ha dichiarato il vicesindaco di Tarcento Luca Toso – Ospitare la premiazione è per noi un onore, ma anche un’occasione per sottolineare quanto la cultura friulana sia viva e possa continuare a essere tramandata grazie all’entusiasmo e all’impegno dei più giovani. Grazie alla Filologica, ai membri della giuria (Gloria Aita e Eddi Bortolussi) e a tutti quelli che si sono resi parte attiva nell’organizzazione e nella partecipazione all’evento a partire dagli insegnanti”. Alla cerimonia del 15 maggio parteciperanno rappresentanti della Società Filologica Friulana, dell’Amministrazione comunale, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e famiglie, in un evento che si preannuncia non solo come momento celebrativo, ma anche come una festa della lingua friulana, allietata anche dallo spettacolo teatrale “Il tambûr di Gjoel” della compagnia Teatro Positivo. L’appuntamento sarà l’occasione per ammirare il lavoro svolto dalle scuole partecipanti, che, con passione e creatività, hanno saputo interpretare i valori culturali e linguistici al centro dell’identità friulana e quindi per premiare quelle che in questo ambito si sono distinte. Un esempio virtuoso di come tradizione e futuro possano camminare insieme.
ALTRI EVENTI Giovedì 15 maggio a Colloredo di Monte Albano alle 16.45 per i più piccoli “Leturis in libertât & Friûl Cartoon” lettura di fiabe con Anna Scandella e Cecilia Riccardi. A Dignano del Friuli alle 17.45 in biblioteca comunale presentazione del volume “Blu: raccolta di poesie” con l’autrice Francesca Tomasini in dialogo assieme a Francesco Durisotto. Evento nell’ambito delle iniziative del Sistema Bibliotecario del Friuli. A Cavalicco di Tavagnacco alle 20.30 in sala parrocchiale presentazione del libro “Piçulis contis par furlan Musiche di striceis” di Carlo Zanini. A cura del Circul Culturâl Cavalicco Duemila. A Plaino di Pagnacco alle 20.30 in biblioteca conferenza “Dalle colline di Lazzacco l’acqua per Udine: 1542 e 1858” con Agostino Peressini, promossa dall’Associazione Arte Pagnacco. A Sedegliano calle 20.30 in sala consiliare conferenza “Friûl, civiltât di aghis e plantis sacrâls” in ricordo del preside Roberto Zanini. Introduce Gottardo Mitri, intervengono Angelo Floramo e Adriana Cesselli.
FRIULI OCCIDENTALE A Cordenons giovedì 15 maggio alle 20.30 incontro in sala consiliare “Buon compleanno Cordenons L’ua de Cordenons, storia e tradizioni dei vini locali”. I vitigni tipici di Cordenons e il mito del vino Cordenossa. Una chiacchierata sulle tradizioni vitivinicole locali con gli esperti Enos Costantini, Dino Mucignat, Paolo Sivilotti, Marco Stocco. Modera Sonia Venerus. Sarà presentata la pubblicazione L’ua de Cordenons. Storie e tradizioni della vite e del vino, edita
dal Ciavedal: una ricerca sui vitigni locali, modi di dire, tradizioni, aneddoti in lingua locale, fotografie d’epoca. Al termine assaggio guidato al vino Pupà.
ONLINE Sul sito www.setemane.it giovedì 15 maggio alle 16 incontro “Giuseppe Calligaris, un genio friulano dimenticato” sul libro di Chiara San Giuseppe (Edizioni Del Faro). Dialogano con l’autrice Andrea Purinan (Associazione Gli Stelliniani) e Marina Celada, pronipote di Calligaris. Alle 21 proiezione del film “Jacum pitôr La pittura stravagante e ingenua di un piccolo uomo buono”. Regia di Fabrizio Zanfagnini.
Per la rassegna online Riviste friulane su www.setemane.it alle 15 del 15 maggio “Tischlbongara piachlan: quaderni di cultura timavese” con Mauro Unfer. Per la rassegna online “Peraulis” alle 20.30 il 15 maggio la parola che sarà spiegata in friulano sarà “Cuc”.
Per la maratone di letture “Ore de conte te Basse furlane” per bimbi e ragazzi alle 10 appuntamento a San Giorgio di Nogaro in biblioteca.