La nuova sfida della Siria: costruire dopo la svolta
Dopo un’offensiva fulminea contro le forze di Assad, la coalizione di gruppi guidata da Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ora si trova di fronte al compito più difficile: governare e promuovere il pluralismo in Siria.
La sfida della governance e del pluralismo
I ribelli stanno cercando di tranquillizzare le minoranze e di garantire una Siria inclusiva per tutti i cittadini. Hts dovrà dimostrare un’attenzione politica verso le diverse confessioni e minoranze del paese, oltre a placare le preoccupazioni di chi teme un dominio assoluto da parte loro.
Attualmente, l’attenzione è rivolta alla distribuzione del pane, alla ricerca di carburante e al sostegno all’economia siriana. Il piano politico di Hts si concentra sull’espansione del loro governo da Idlib a Damasco, ma resta ancora da vedere come questo si tradurrà a livello nazionale.
Un punto chiave è il ruolo di Abu Mohammed al-Jawlani, leader di Hts, che potrebbe influenzare il futuro della Siria. La scelta di Jawlani, se restare in primo piano o cedere il passo, sarà determinante per il destino del paese.
Un governo per tutti i siriani
A Damasco, i nuovi leader sono largamente sconosciuti e ci sono richieste di elezioni. I rappresentanti di Idlib sono presenti nei ministeri e il coordinamento con elementi del vecchio regime è una priorità, secondo Ahmed Badawi.
I segnali da Aleppo
Ad Aleppo, conquistata da Hts prima di Damasco, i servizi sono stati rapidamente ripresi. Gli esperti inviati ad Aleppo stanno ora lavorando a Damasco per ricostruire le istituzioni, mentre il primo ministro scelto da Jawlani ha assicurato un mandato temporaneo.