I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pordenone hanno sgominato un sodalizio criminoso composto da D’A. M. 54/enne della provincia di Treviso e P. F. 57/enne di San Vito al Tagliamento (PN), entrambi gravati da pregiudizi di polizia in materia di spaccio di sostanze stupefacenti e dediti allo spaccio al dettaglio sulla piazza di San Vito al Tagliamento.
L’indagine, avviata lo scorso gennaio, ha consentito di addebitare ai due la responsabilità di innumerevoli cessioni di sostanze stupefacenti in danno di vari assuntori gravitanti nel comune di San Vito al Tagliamento e nello specifico presso l’esercizio pubblico ad insegna “WINE BAR AL GIARDINO”, diventato meta di ritrovo per il successivo spaccio.

Infatti i due uomini, dividendosi i compiti con particolare astuzia e determinazione erano soliti utilizzare quel locale per rapidi scambi di denaro-stupefacente, molti dei quali documentati nel corso delle indagini; gli scambi si svolgevano tanto all’esterno del locale quanto durante le consumazioni e anche nei servizi igienici.
Le cessioni di cocaina avvenivano nelle fasce orarie del tardo pomeriggio, periodo nel quale vi era la massima affluenza di avventori, molti anche in transito in quel luogo dopo aver terminato l’orario di lavoro.

Peraltro gli scambi avvenivano anche presso l’abitazione del P. F., che lo stesso utilizzava anche per incontrare una cerchia più ristretta di persone con le quali trascorrere il resto della serata.
Il traffico è emerso grazie ad alcuni servizi mirati svolti da personale borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pordenone, ai militari della dinamica Stazione Carabinieri di San Vito al Tagliamento che, attraverso una fitta rete di contatti informativi e una costante presenza sul territorio hanno raccolto informazioni necessarie per sviluppare l’indagine, nonché alla preziosa collaborazione della Polizia Locale di quel centro che, nel corso delle attività, ha fornito piena collaborazione nell’identificazione di molti assuntori.

L’azione investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone, che si è concentrata sulla documentazione delle cessioni di stupefacente e sulle testimonianze raccolte, ha permesso agli investigatori di risalire alle modalità di approvvigionamento e di spaccio della cocaina e di raccogliere inconfutabili fonti di prova a carico dei due indagati che sono stati rinviati a giudizio ed ora dovranno rispondere, in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello svolgimento delle attività investigative i Carabinieri hanno anche tratto in arresto, in flagranza di reato, d’A. M. (considerato la figura di spicco tra i due e il vero procacciatore dello stupefacente che, con cadenza giornaliera, riforniva la piazza di San Vito.

A suo carico, al termine delle indagini, sono state riscontrate oltre 500 cessioni per un totale kg.1,5 per un valore di oltre euro 150.000,00, per lo più spacciate nei pressi e all’interno del citato locale pubblico di San Vito al Tagliamento.
Tale attività consentiva inoltre ai Carabinieri della Compagnia di Pordenone di richiedere alla Questura di Pordenone il provvedimento amministrativo di chiusura del locale per gg. 60 (ex art. 100 del Testo Unico di Pubblica Sic.), che sulla base degli esclusivi elementi raccolti dagli uomini dell’Arma veniva notificato all’esercente sabato 11 gennaio 2020.
Inoltre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, sulla scorta degli elementi investigati raccolti durante l’attività d’indagine, hanno richiesto alla Questura di Pordenone la misura di prevenzione personale del “Foglio di via obbligatorio” con divieto per anni tre di fare ritorno nel Comune di San Vito al Tagliamento nei confronti del D’A. M., misura notificatagli dagli investigatori dei Carabinieri qualche giorno fa; nel contempo sono stati segnalati alla Prefettura una ventina di assuntori emersi nel corso delle indagini.
Giova evidenziare che le attività dell’Arma dei Carabinieri sul territorio di Pordenone, come in questa situazione descritta, riescono a dare un pronta risposta alle situazioni di criticità rappresentate grazie alla collaborazione ed alla disponibilità dei cittadini della provincia che, con grande spirito di iniziativa e senso civico, ricorrono all’Arma per riferire ogni circostanza di disagio, anche sociale, dimostrando in particolare, che l’attenzione per i fenomeni legati al proliferare dello spaccio e del consumo delle sostanze stupefacenti è sempre molto avvertita.