La nuova stretta per contenere la quarta ondata del Covid sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri questo pomeriggio, preceduta dalla cabina di regia, da un nuovo giro di tavolo con i presidenti delle Regioni e da una seduta del Cts. Al decreto stanno lavorando i tecnici di palazzo Chigi e dei ministeri interessati, con diverse misure e livelli d’intervento. E con vari nodi da sciogliere.
Ma l’impianto di base è delineato, con il presidente del Consiglio Mario Draghi che sarebbe ormai determinato a seguire il modello tedesco delle 2G, vale a dire il doppio binario per il certificato verde: un super green pass per vaccinati e guariti, che potranno accedere a ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi, e un pass per chi ha scelto di non immunizzarsi, ottenibile con un tampone antigenico o molecolare, che consentirà di accedere solo ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali come supermercati e farmacie, oltre che a treni ed aerei.
In quali zone applicare il super green pass
Su quali siano le condizioni in cui scatta il super green pass le posizioni divergono. L’ala rigorista del governo e buona parte delle Regioni vorrebbe che scattasse fin dalla zona bianca. In sostanza, il doppio binario dovrebbe esserci a prescindere dalla situazione in cui si trova la Regione. Altri governatori e parte del governo ritengono invece che le misure debbano scattare dalla zona gialla. In ogni caso servirà una modifica della norma sul sistema dei colori per “legarla” al super green pass, altrimenti al superamento di determinati parametri le limitazioni scatterebbero comunque. Sarà Draghi a fare la sintesi delle diverse posizioni.
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