BRESSA DI CAMPOFORMIDO – Il 2 dicembre 2024, Bressa, frazione di Campoformido, accoglierà un importante evento in occasione del decimo anniversario del pellegrinaggio di Christian Romanini lungo il Cammino Celeste. L’autore presenterà il suo libro dal titolo “Sul troi di Aquilee”, che raccoglie il diario del suo cammino compiuto nell’agosto del 2014. Una serata speciale che non solo celebra questo importante traguardo, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sul legame profondo tra la storia, la cultura e l’identità del Friuli.
Il libro “Sul troi di Aquilee”: un cammino di consapevolezza
“Sul troi di Aquilee” (Edizioni Glesie Furlane, collana “Trois”) è il primo libro di Christian Romanini, pubblicista, papà di Santiago e Lorenzo e uomo di fede, che ha intrapreso il Cammino Celeste nel 2014. In settanta chilometri percorsi dal 12 al 15 agosto 2014, Romanini racconta la sua esperienza di pellegrino lungo la prima parte del Cammino Celeste, da Barbana a Castelmonte, passando per Aquileia, Grado, Aiello del Friuli, Cormons. Il libro è un racconto intimo, ricco di riflessioni personali, suggestioni e fotografie, che esplorano non solo il cammino fisico, ma anche il cammino spirituale e culturale di un uomo che si confronta con la sua identità friulana.
Nonostante l’autore non abbia completato l’intero percorso, il libro si propone come una testimonianza di una riflessione profonda sul proprio essere friulano e sulla riscoperta dei valori che permeano la nostra terra, come la fede, la famiglia, l’amicizia, la natura, la lingua friulana, la storia, e la pace. Ogni tappa del cammino è un’opportunità per entrare in contatto con la storia dei luoghi attraversati, esplorando il paesaggio fisico ed emotivo che ogni luogo porta con sé.
Il Cammino Celeste: un percorso che unisce il Friuli e l’Europa
Il Cammino Celeste è un pellegrinaggio che si sviluppa su un percorso di circa duecento chilometri, congiungendo il santuario mariano dell’isola di Barbana nel lago di Grado al monte Lussari, al confine con Austria e Slovenia, passando per luoghi iconici come Aquileia, Grado, Aiello del Friuli, Cormons, e Castelmonte. Il cammino non è solo un viaggio fisico, ma un viaggio che invita a un’esperienza di consapevolezza e riscoperta dei valori spirituali e culturali del Friuli e delle sue tradizioni secolari.
Il libro di Romanini rappresenta una riflessione su come la scoperta di sé stessi e dei luoghi attraversati possa contribuire a un miglioramento spirituale, in un cammino che si fa anche metafora di vita. L’autore si sofferma sui luoghi, le emozioni, le persone incontrate lungo il percorso e le difficoltà che ogni pellegrino deve affrontare.
La testimonianza di Paolo Zuliani
Insieme all’autore, a dialogare con il pubblico sarà Paolo Zuliani, uno degli ideatori e fondatori del Cammino Celeste, che ha un’esperienza diretta del percorso. Zuliani ha percorso anche il celebre Camino de Santiago e sarà una voce importante per comprendere non solo l’aspetto spirituale del cammino, ma anche il suo legame con la cultura europea e con la tradizione di pellegrinaggio millenaria che ha attraversato il continente. L’incontro tra i due offrirà una testimonianza di come il Cammino Celeste si inserisce in una rete di cammini europei e come questi percorsi, attraverso le esperienze di chi li percorre, diventino vere e proprie scuole di vita.
Il Comitato dei Beni Civici di Bressa: un anno di iniziative
L’evento del 2 dicembre, organizzato dal Comitato dei Beni Civici di Bressa, rappresenta anche la chiusura di un anno ricco di iniziative culturali e sociali sul territorio di Bressa. Durante la serata, verrà presentato un resoconto delle attività svolte nel corso dell’anno, che includono l’inaugurazione del giardino delle api, del murales presso l’ex scuola elementare, e il finanziamento a diverse associazioni locali, contribuendo alla realizzazione di numerosi progetti. Il Comitato invita i cittadini a visitare il sito www.benidibressa.it per rimanere aggiornati sulle future iniziative.
La dedica di un padre a suo figlio Lorenzo
Al cuore del libro c’è la dedica dell’autore al suo primogenito Lorenzo, un gesto che non solo rappresenta il suo amore di padre, ma che si carica di un profondo significato educativo e spirituale. Romanini ha scritto il libro con l’intento di trasmettere a suo figlio Lorenzo il valore delle radici culturali e spirituali del Friuli. Ogni tappa del cammino è accompagnata da una lettera ricevuta da cinque amici dell’autore, che commentano il percorso giornaliero del pellegrino, offrendo riflessioni personali sulla meta raggiunta. In queste lettere si riflette anche sul senso di comunità, sul cammino interiore e sulla solidarietà, che sono la base della tradizione del Cammino Celeste.
Un’esperienza di viaggio e riflessione
“Sul Troi di Aquilee” non è solo un resoconto di viaggio, ma anche un invito a riscoprire il territorio friulano e a praticare un turismo lento e consapevole, che permetta di conoscere davvero i luoghi, la gente e la storia che li attraversano. L’opera vuole essere anche una promozione culturale per il Friuli, per incoraggiare i lettori a scoprire e apprezzare il nostro patrimonio culturale e naturale, ma anche per stimolare una riflessione sul cammino inteso come simbolo di crescita personale e spirituale.