TRIESTE (TS) – Era arrivata in Italia per fuggire dalla guerra, con la speranza di garantire un futuro migliore a sua figlia. Invece, la sua vita si è interrotta improvvisamente in un appartamento del rione Servola, a Trieste (TS). Una donna ucraina di 38 anni è stata trovata morta martedì sera nella sua abitazione, accanto alla figlia di 6 anni, affetta da disabilità fisiche e cognitive, che l’ha vegliata per ore in lacrime, incapace di capire cosa fosse accaduto.
La segnalazione della scuola
A dare l’allarme sono state le insegnanti della scuola frequentata dalla bambina. Preoccupate per l’assenza non annunciata e l’impossibilità di contattare la madre, hanno attivato i Servizi sociali del Comune, da tempo coinvolti nel supporto della famiglia ucraina rifugiatasi a Trieste nel 2022. Quando, in serata, gli assistenti sociali si sono recati presso l’abitazione e hanno sentito i singhiozzi della bambina oltre la porta, hanno subito compreso la gravità della situazione.
L’intervento dei soccorsi
Una volta forzata la porta con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, la scena apparsa agli occhi dei soccorritori è stata devastante: la donna giaceva priva di vita, mentre la figlia la stringeva tra le braccia. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno escluso segni di violenza sul corpo, facendo propendere per un malore improvviso come causa del decesso. L’autorità giudiziaria valuterà se disporre ulteriori accertamenti.
La bambina ora al Burlo Garofolo
La piccola, ancora scossa e sotto shock, è stata presa in carico dall’èquipe del Burlo Garofolo, l’ospedale pediatrico della città, dove riceve assistenza medica e psicologica. Il Comune di Trieste ha già avviato le procedure per l’affidamento e ha allertato il consolato ucraino, nella speranza di rintracciare eventuali parenti della bambina.
Una storia di rinascita spezzata
Fuggita dalla guerra insieme alla figlia, la donna era riuscita a costruirsi una nuova vita in città, sostenuta da una famiglia triestina che l’aveva accolta nei primi mesi del suo arrivo. Descritta da chi la conosceva come una madre amorevole e responsabile, si era perfettamente integrata nella comunità. La sua scomparsa lascia ora un vuoto immenso e una bambina fragile da proteggere.