TRENTO – Momenti di profonda preoccupazione e preghiera stanno attraversando i fedeli di Trento dopo il malore improvviso che ha colpito don Andrea Decarli, stimato parroco del Duomo e di Santa Maria.
L’uomo, molto conosciuto tra i fedeli e punto di riferimento della vita spirituale cittadina, è attualmente ricoverato all’ospedale Santa Chiara, dove i medici stanno monitorando costantemente le sue condizioni, giudicate piuttosto serie.
Il malore è avvenuto nei giorni scorsi all’interno della sua abitazione privata. A dare l’allarme è stata la madre di don Andrea, che si trovava con lui in casa. Grazie al suo intervento tempestivo, è stato possibile attivare i soccorsi in modo rapido e garantire il trasferimento urgente all’ospedale del capoluogo.
Chi è Don Andrea Decarli
Don Andrea Decarli ha 63 anni e rappresenta una figura di spicco all’interno della chiesa trentina. Non è solo il parroco del Duomo di Trento e della chiesa di Santa Maria: ha alle spalle un lungo percorso nel mondo ecclesiastico, con incarichi di rilievo a livello locale e nazionale.
Ha diretto la Pastorale universitaria ed è stato un importante punto di riferimento per la FUCI, sia in ambito trentino che nazionale. Inoltre, ha ricoperto l’incarico di delegato vescovile per la cultura, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, un settore delicato e fondamentale per la convivenza civile e spirituale tra fedi diverse.
Oltre all’attività pastorale, don Andrea è anche docente di teologia presso il seminario diocesano, dove forma le nuove generazioni di sacerdoti e operatori pastorali. La sua competenza, unita a una profonda spiritualità, lo ha reso negli anni un punto di riferimento non solo per i fedeli, ma anche per molti giovani studenti e universitari, con i quali ha costruito relazioni significative e durature.
La sua figura è spesso associata a eventi culturali e momenti di dialogo, come quelli promossi in collaborazione con il Centro Ecumenico di Trento o con realtà come il Museo Diocesano Tridentino, dove ha più volte partecipato a dibattiti e incontri.
La prognosi resta riservata
Le condizioni di salute di don Andrea, pur restando serie, sono tenute sotto stretto controllo da parte dei medici del Santa Chiara. La prognosi resta riservata, ma non mancano segnali di cauto ottimismo. Nel frattempo, la comunità continua a pregare, nella speranza che il parroco possa presto riprendersi e tornare a guidare le celebrazioni con la passione e la dedizione che da sempre lo contraddistinguono.
Un pensiero affettuoso giunge anche dai collaboratori delle parrocchie del Duomo e di Santa Maria, che in questi giorni stanno raccogliendo messaggi di sostegno da trasmettere a don Andrea, augurandogli una pronta guarigione e un ritorno sereno alla vita di comunità.