TREVISO – Un padre di 40 anni, originario della Moldavia, è accusato di aver inflitto punizioni fisiche al figlio di 11 anni nel 2020, convinto che tali azioni fossero giustificate dalle scritture bibliche. Il fatto è avvenuto a Treviso, quando l’uomo, dopo aver scoperto che il figlio aveva aggiunto troppo sale alla cena come parte di uno scherzo, ha reagito picchiandolo con una fibbia sulla schiena e sui glutei. Il ragazzino ha riportato lividi e dolore, tanto che la madre lo ha portato in ospedale e denunciato il marito ai carabinieri.
Una questione di interpretazione della Bibbia
Secondo le testimonianze, l’uomo avrebbe agito seguendo in modo letterale i principi della Bibbia, citando il passo del Libro dei Proverbi che giustifica le punizioni corporali.
Un processo che si aggiorna
Il 40enne è stato ammesso al giudizio abbreviato e il processo è stato rinviato al prossimo 11 settembre a causa dell’assenza di una relazione dei servizi sociali. Nel frattempo, la madre ha confermato le difficoltà familiari derivanti dai comportamenti del marito, pur dichiarando di non aver mai denunciato precedenti episodi di violenza.