TRIESTE – «Il mare è nel DNA della nostra comunità e del territorio, e proprio per questo è fondamentale il ruolo di chi, come la Capitaneria di porto-Guardia costiera, si impegna quotidianamente per tutelarlo». Con queste parole l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha sottolineato l’importanza della presenza e del lavoro della Capitaneria nel corso del concerto celebrativo per i 160 anni del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, organizzato a Trieste dalla Direzione marittima del Friuli Venezia Giulia nella sala di rappresentanza della Regione.
Un legame profondo tra mare e comunità
L’assessore Roberti ha ricordato come la sede di rappresentanza della Regione e la piazza principale di Trieste si affaccino proprio sul mare, simbolo del legame intimo tra la città e l’ambiente marittimo. Ha inoltre ringraziato «le donne e gli uomini in divisa bianca per l’impegno e la dedizione con cui svolgono il loro servizio, sia in mare sia a terra».
«Il lavoro della Capitaneria è alla base della sicurezza e della serenità con cui si svolgono le attività portuali ventiquattro ore al giorno, contribuendo a rendere Trieste una città prospera», ha aggiunto Roberti. L’assessore ha inoltre evidenziato come le associazioni sportive legate agli sport acquatici, grazie alla vigilanza della Capitaneria, siano in grado di avvicinare i giovani al mare e formare nuovi campioni.
Sfide e futuro della Capitaneria
Rivolgendosi al comandante del porto di Trieste, capitano di vascello Luciano Del Prete, e al suo staff, Roberti ha riconosciuto le difficoltà affrontate negli ultimi anni, sottolineando la fiducia nelle capacità del Corpo di trasformare le sfide future in opportunità di crescita per tutta la comunità.
«Sono certo che, grazie alla professionalità e alla dedizione delle persone che indossano questa divisa, si potranno affrontare con successo anche le sfide che verranno», ha concluso l’assessore.