TRIESTE – «Da tempo questa Amministrazione sostiene con convinzione l’Associazione Giuliani nel mondo e tutte le realtà dei corregionali all’estero riconosciute dalla Regione. Un impegno che continuerà con la stessa determinazione anche in futuro». Così l’assessore alle Autonomie locali con delega ai corregionali all’estero, Pierpaolo Roberti, intervenuto a Trieste alla presentazione del calendario degli eventi per il 55° anniversario dell’Associazione Giuliani nel mondo.
Un anniversario che racconta storia e identità
Tra le iniziative più importanti per celebrare questo traguardo c’è la mostra “Ierimo. Semo. Saremo”, visitabile fino al 27 giugno nella sala Biasutti del Palazzo della Regione. L’esposizione si articola in tre percorsi: il primo riguarda le cause e le vicende dell’emigrazione giuliana, il secondo raccoglie testimonianze dalle comunità dei Giuliani presenti nei cinque continenti, mentre il terzo ripercorre la storia degli ultimi 55 anni dell’Associazione.
Opportunità e radici che guardano al futuro
Roberti ha ricordato come in passato queste terre abbiano vissuto momenti di difficoltà che hanno spinto molti a cercare fortuna altrove, ma oggi «Trieste e il Friuli Venezia Giulia sono realtà profondamente cambiate, ricche di opportunità da cogliere anche per i discendenti di coloro che partirono tanto tempo fa». L’assessore ha sottolineato come sia possibile oggi visitare la regione per turismo, per conoscere la propria storia, ma anche per motivi formativi o professionali, immaginando un futuro in questo territorio.
Progetti per le nuove e vecchie generazioni
In occasione del 55° anniversario, sono arrivati a Trieste dieci giovani aderenti al progetto “Alla scoperta delle proprie radici” e otto persone anziane partecipanti all’iniziativa “Ritorno ai luoghi d’origine”, esperienze pensate per rafforzare il legame con la propria identità e la propria terra.
Un prezioso collegamento con i corregionali all’estero
«Siamo grati all’Associazione Giuliani nel mondo per il ruolo fondamentale che continua a svolgere», ha concluso Roberti, «strumenti preziosi che permettono alla Regione di mantenere saldi i contatti con i corregionali sparsi nel mondo, contribuendo a rafforzare una rete di valori e identità condivise».