TRIESTE – È stato annunciato oggi un intervento di ripristino delle scogliere storiche per proteggere il tratto di costa di Barcola dalle mareggiate. L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha illustrato i lavori, previsti per concludersi entro il 31 marzo del prossimo anno. Questi lavori si svolgeranno in parallelo con quelli del Comune, che si occuperà della manutenzione della parte a terra dei Topolini, gravemente danneggiata dal maltempo nel 2023.
L’importanza della protezione a mare
Scoccimarro ha spiegato che, da decenni, questa zona mancava di adeguate protezioni a mare, con l’ultimo intervento risalente al lontano 1972. Per affrontare questa situazione, la Regione ha stanziato un budget complessivo di 3 milioni di euro per la realizzazione dell’opera. Il progetto prevede il ripristino di 14 scogliere, essenziali per garantire la protezione della costa e prevenire danni futuri.
Un fenomeno atmosferico senza precedenti
L’assessore ha anche evidenziato che quanto accaduto lo scorso anno non è stato solo un evento sporadico, ma un fenomeno atmosferico eccezionale, che non può essere sottovalutato, soprattutto considerando il cambiamento climatico in corso. La necessità di un intervento rapido e efficace diventa quindi una priorità. “È doveroso procedere speditamente con la prevenzione”, ha sottolineato Scoccimarro, rimarcando l’importanza di dotare questa parte di costa di una barriera in grado di limitare gli effetti delle mareggiate.
Verso una riviera più balneabile
Un aspetto interessante di questo progetto è la sua coerenza con le strategie di lungo termine di Comune e Regione, finalizzate a rendere la riviera di Barcola più balneabile e attrattiva per i turisti. Scoccimarro ha affermato che si stanno raccogliendo tutte le proposte e le osservazioni da parte dei cittadini, affinché il percorso di realizzazione sia il più partecipato e condiviso possibile.
Un futuro promettente
“Dopo aver concluso questo passaggio – ha detto l’assessore – passeremo al progetto esecutivo e alla definizione del quadro economico.” È chiaro che l’amministrazione si impegna a rispettare i tempi: “Parliamo di anni e non di decenni, contando di vedere la nuova Barcola entro il 2030.” Questo approccio non solo risponde a una necessità immediata di protezione, ma rappresenta anche un investimento nel futuro della costa triestina, puntando a una gestione sostenibile e innovativa del territorio.
Con queste azioni, Trieste si prepara a garantire una maggiore sicurezza alla sua costa, mirando a preservare l’ecosistema marino e a stimolare un turismo consapevole e responsabile.
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