È stato rinvenuto senza vita il corpo di Lewin Weituschat, il giovane studente tedesco di 25 anni che era scomparso il 9 agosto mentre percorreva in solitaria la Via del Centenario, il sentiero che da Vado di Corno conduce a Fonte Vetica sul Gran Sasso. La scoperta del corpo è avvenuta nelle ultime ore, e i soccorritori stanno lavorando per accelerare il recupero a causa dell’imminente peggioramento delle condizioni meteorologiche previsto per il tardo pomeriggio.
Il ritrovamento nel profondo burrone
Lewin Weituschat era giunto sul lato nord del Prena quando è scivolato in una profonda gola con pareti verticali. Questo è stato un aspetto cruciale che ha complicato le operazioni di recupero. La forra, in cui il corpo è stato rinvenuto nei giorni scorsi, aveva accumulato molta acqua piovana, rendendo la situazione ancor più difficile per i soccorritori.
La sua esperienza in Italia e le difficoltà delle ricerche
«Eravamo in grande apprensione per la sorte di Lewin Weituschat e, purtroppo,
abbiamo ricevuto la notizia che non avremmo voluto ricevere – afferma Daniela
Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. È un giorno di profonda tristezza per
l’Università di Padova che piange un giovane studente che aveva scelto l’ateneo
patavino come meta del suo periodo Erasmus. Ci stringiamo alla famiglia e agli
amici di Lewin».
Weituschat era in Italia per un programma Erasmus presso la facoltà di Scienze Forestali di Padova, dove aveva concluso la sua esperienza a giugno. Successivamente, si era trasferito a Roma. La difficoltà principale delle ricerche è stata la sua condizione di solitario escursionista: senza compagni di viaggio, è stato difficile determinare esattamente dove potesse trovarsi. Inoltre, nessuno nel rifugio dove aveva fatto tappa lo aveva visto più, e le persone presenti quel giorno non lo avevano incontrato lungo il percorso.
Il caso di Lewin Weituschat è stato seguito da vicino dalla trasmissione “Chi l’ha visto”, che ha contribuito a mantenere alta l’attenzione pubblica sulla sua scomparsa. Originario di Lipsia, in Germania, il giovane aveva deciso di esplorare le montagne italiane come parte della sua esperienza all’estero.
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