PADOVA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno scoperto due imprese dell’Alta Padovana che hanno effettuato indebite compensazioni di crediti d’imposta derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) per un valore complessivo di oltre 100.000 euro. Le aziende, operanti nel settore della fabbricazione della carta e nei lavori di meccanica generale, hanno beneficiato indebitamente di crediti inesistenti, dichiarando spese per corsi di formazione che, di fatto, non sono mai stati organizzati. L’attività è stata portata avanti dai militari della Compagnia di Cittadella, che hanno riscontrato discrepanze documentali, tra cui l’assenza di documentazione giustificativa e le dichiarazioni concordanti di ex dipendenti.
Irregolarità nei corsi di formazione e nei finanziamenti
Le attività ispettive hanno rivelato che, nel periodo compreso tra il 2022 e il 2024, le due imprese hanno compensato indebitamente crediti per 108.248 euro relativi a presunti corsi di formazione nel campo delle tecnologie, finanziati dal P.N.R.R. per favorire la digitalizzazione del settore industriale. Tuttavia, i corsi non sono mai stati somministrati, come confermato da un’accurata verifica dei registri presenze e degli attestati di partecipazione. Inoltre, è emerso che l’impresa operante nella fabbricazione della carta ha ricevuto un finanziamento pubblico di 385.000 euro assistito dalla garanzia di SIMEST, che è stato revocato a seguito delle irregolarità riscontrate.
Sanzioni
Per il recupero delle somme indebitamente percepite, la Guardia di Finanza ha trasmesso i risultati delle indagini alla Direzione Provinciale di Padova dell’Agenzia delle Entrate, per l’irrogazione di sanzioni amministrative pari a oltre 70.000 euro. Inoltre, è stato informato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in quanto responsabile della gestione della misura P.N.R.R. per intraprendere ulteriori azioni contro le imprese coinvolte.