Putin modifica la strategia russa nella guerra contro l’Ucraina
Vladimir Putin ha deciso di cambiare approccio nella zona di conflitto nel Donetsk, dove la Russia è impegnata da oltre 1000 giorni. Con l’arrivo imminente di Donald Trump sulla scena politica, Mosca ha deciso di adottare nuove strategie.
Le operazioni sul campo
Secondo l’Institute for the study of war (Isw), think tank statunitense specializzato nel monitoraggio della guerra, Putin ha annunciato in una conferenza stampa del 19 dicembre che le truppe russe stanno avanzando costantemente, conquistando territorio giorno dopo giorno.
Le novità introdotte da Putin sembrano essere confermate dagli sviluppi sul campo di battaglia: le truppe russe non si concentrano più su obiettivi specifici, ma mirano a conquistare territorio in modo più diffuso. Questa nuova strategia potrebbe aver spostato l’attenzione dalla città di Pokrovsk, importante nodo logistico, verso la zona di confine tra il Donetsk e l’oblast di Dnipropetrovsk.
Le recenti perdite subite e l’uso di mezzi civili per il trasferimento delle truppe da parte dei russi potrebbero aver influenzato questa decisione. La Russia sembra dover affrontare un momento di emergenza temporanea anche a livello di mezzi e risorse.
Perché cambiano gli obiettivi
La nuova strategia della Russia sembra essere dettata dalla necessità di ottenere risultati tangibili che possano essere utilizzati come leve negoziali in eventuali trattative. Con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca, la situazione potrebbe evolversi e i chilometri quadrati conquistati diventano più importanti delle singole città controllate.
Anche al Cremlino si è compreso che avanzare senza obiettivi specifici richiede meno sforzi e meno tempo rispetto a operazioni complesse per la conquista di città fortificate come Pokrovsk, difese con fermezza dalle forze armate ucraine.