La prospettiva dell’invio di truppe in Ucraina post-confitto
Emmanuel Macron discuterà con Donald Tusk a Varsavia sull’invio di soldati in Ucraina dopo la fine della guerra con la Russia. Questo incontro sarà l’occasione per affrontare il tema del dispiegamento di una forza di pace dopo il termine del conflitto. Secondo quanto riferito da un diplomatico dell’Unione Europea e un funzionario francese a Politico, la questione è sul tavolo e sarà al centro della discussione.
L’opportunità di 40mila soldati in Ucraina
Il timore che l’amministrazione di Donald Trump possa spingere gli europei a prendere maggiori responsabilità militari in Ucraina cresce, e questo è il contesto in cui si colloca l’incontro tra Macron e Tusk. Il neo presidente degli Stati Uniti ha suggerito più volte la possibilità di ridurre gli aiuti militari a Kiev.
“È vero”, ha confermato il diplomatico dell’UE in riferimento all’articolo di Rzeczpospolita, che indicava una potenziale forza di pace di 40.000 soldati, composta da truppe di Paesi stranieri. Tuttavia, un diplomatico polacco si è mostrato perplesso di fronte alla proposta di Macron. Ha sottolineato che le missioni di pace dovrebbero essere decise a livello internazionale, come tramite l’ONU o l’OSCE, e non in un dialogo bilaterale con il presidente francese.
La posizione ambigua della Germania sui peacekeeper
L’invio di peacekeeper in Ucraina potrebbe rassicurare Kiev, che teme un possibile ritiro degli alleati in caso di una nuova escalation del conflitto con la Russia di Putin. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock si è espressa sulla questione dei ‘peacekeeping’ la scorsa settimana, dichiarando che la Germania sosterrà ogni sforzo per la pace. Tuttavia, Berlino mantiene una posizione ufficiale contraria all’invio di truppe.
A Varsavia si attendono di valutare la proposta di Macron solo dopo aver chiarito la direzione presa dagli Stati Uniti con l’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio. In ogni caso, la proposta di una forza di peacekeeping si differenzia dall’idea precedente di inviare istruttori militari in Ucraina ventilata dal presidente francese nei mesi scorsi.