UDINE (UD) – Un momento toccante e ricco di significato ha segnato sabato la cerimonia di consegna dei diplomi presso l’Accademia di Belle Arti ‘G. B. Tiepolo’ di Udine. In apertura dell’evento, infatti, è stata ufficialmente svelata la targa commemorativa con cui è stata intitolata l’Aula Conferenze della sede di Viale Ungheria a Patrizia Maria Cormos, la giovane studentessa scomparsa tragicamente il 31 maggio 2024 nel fiume Natisone, insieme agli amici Bianca Doros e Cristian Casian Molnar.
L’Accademia Tiepolo ricorda Patrizia Cormos
La cerimonia ha visto la partecipazione dei genitori e della sorella di Patrizia, che hanno condiviso con la comunità accademica un momento di profonda commozione. L’Amministratore Delegato Michele Florit ha sottolineato quanto sia stato importante per l’Accademia mantenere vivo il legame con Patrizia: «È passato quasi un anno dalla tragedia che ha spezzato tre giovani vite. Per noi era fondamentale che Patrizia continuasse a far parte della nostra comunità. Intitolarle la nostra Aula Conferenze è un gesto che unisce memoria e futuro, perché in quello spazio si discutono tesi, si organizzano incontri, si cresce».
Amore e memoria: il ricordo di Patrizia
I familiari di Patrizia hanno ricordato la figlia con parole cariche di amore e speranza: «Patrizia aveva tatuata la parola “amore”. Un sentimento forte, autentico. L’intitolazione dell’aula rappresenta per noi un modo per trasmettere amore e non odio. Siamo profondamente grati all’Accademia, che ci è sempre stata vicina e che ha saputo riconoscere in nostra figlia un simbolo di valori e umanità».
L’aula prende quindi ufficialmente il nome di Aula Patrizia Maria Cormos, diventando un luogo simbolico, carico di significato per tutta la comunità studentesca e accademica.
Una cerimonia tra commozione e speranza
Al termine della commemorazione, è seguita la consegna dei diplomi di laurea a tutti gli studenti e le studentesse che hanno completato l’ultimo anno accademico. Un passaggio di testimone tra generazioni di allievi, nel segno di una memoria che resta viva e di un’eredità che ispira il futuro.
