Di seguito la nota del Dott. Stefano Salmè, Candidato sindaco per “Io Amo Udine-Liberi Elettori” ed Edi Sanson, Responsabile sicurezza “Io Amo Udine-Liberi Elettori”.
Assumere la consapevolezza che Udine è caduta nuovamente nelle mani di bande malavitose organizzate è qualcosa di sconcertante e sconfortante.
Non abbiamo imparato nulla dal passato, il sacrificio di uomini delle forze dell’ordine è stato vano, il menefreghismo per le periferie è disarmante e il dilagare di questi gruppi, sempre più organizzati, dai parchi alle stazioni di bus e treni, fino alla “conquista” del centro città appare ormai inarrestabile.
Tutto pare accadere all’interno di un medesimo disegno nel quale l’assistenza ai migranti dovrebbe essere un dovere del volontariato ed invece pare essere diventata un’opportunità da sfruttare.
Apprendere che le organizzazioni strutturate per l’accoglienza generano introiti milionari di pubblico denaro con i quali si effettuano acquisizioni immobiliari lascia sbigottiti.
Se i minori lasciano soldi in tasca alle organizzazioni due sono gli aspetti:
- o paghiamo troppo questi servizi
- o alcuni servizi non sono somministrati ai bisognosi.
Ed ecco qua che la situazione negata sino a ieri è apparsa in tutta la sua drammaticità e anche l’Amministrazione Comunale ha decretato la sua sconfitta richiedendo l’intervento dell’ESERCITO.
Solo il giorno prima il primo cittadino aveva parlato di strumenti a disposizione che andavano applicati, mentre il Comandante della Polizia Locale invocava nuove leggi e l’Assessore alla sicurezza prometteva ulteriori telecamere, oltre alle altre centinaia di telecamere già dislocate, che evidentemente nulla hanno ripreso di utile per la PREVENZIONE.
Incomprensibile demandare la sicurezza di una città alla vigilanza privata snaturando così l’agente di polizia e svilendo il suo ruolo principale di operatore al servizio del cittadino.
La vera soluzione noi l’avevamo indicata già 5 anni fa e passa attraverso un severo e rigoroso controllo delle residenze, di competenza dell’amministrazione comunale, che individui e persegua le migliaia di clandestini che vivono ammassati illegalmente in appartamenti facilmente individuabili.
Sul dilagare delle baby gang spetta invece proprio alla Polizia Locale il “controllo del territorio”, facendo del “poliziotto di quartiere” il perno della sicurezza cittadina. Una Polizia Locale che dialoghi con cittadini e operatori commerciali, per raccogliere informazioni e ottenere quella collaborazione essenziale per estirpare questo fenomeno.
Va ricercata infine la responsabilizzazione delle imprese che gestiscono l’accoglienza di richiedenti asilo e, soprattutto, dei minori stranieri non accompagnati. Se un migrante, maggiorenne o minorenne che sia, procura danni alla comunità, si dovrà prevedere una sorta di “responsabilità civile oggettiva”, a carico degli operatori, per “mancata vigilanza”.
La soluzione al problema della sicurezza a Udine non potrà venire dal centrosinistra, che con la sua ideologica demagogia sull’immigrazione lo ha alimentato, né dal centrodestra che ha tradito il mandato elettorale ricevuto dai cittadini.
Solo un governo civico, svincolato dalle logiche dei partiti, potrà portare ad una svolta. Noi ci candidiamo per offrire ai cittadini tutto questo.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni